Un tragico equivoco
Data: 13/09/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... innamorato della sua donna da godere del piacere di lei anche quando si fa montare da un bull; tuo marito, più che amore, sembra esprimere indifferenza o forse schifo; stai attenta perché, se hai sbagliato diagnosi, la vendetta può essere terribile!”
“Tu copula e non tranciare diagnosi gratuite; è un anno che gli faccio le corna; ho capito benissimo che lui sa e sta zitto perché ne gode; ora gli ho concesso il privilegio di guardare; sono certa che alla fine chiederà anche di essere posseduto analmente.”
“Se dovesse succedere, non fare affidamento su di me; sono convintamente etero e tu non mi hai mai parlato di rapporti omosessuali … “
“Va bene; se confesserà di essere una checca, chiamerò un altro; adesso, fammi godere!”
Il dubbio però era entrato e agiva dentro; specialmente il riferimento alla vendetta mi preoccupava; nel lavoro,quando decideva di colpire, mio marito era spietato; avevo visto molti finire sul lastrico perché l’avevano offeso; il rischio di trovarmi da sola, in mezzo a una strada, mi attanagliò per un attimo; poi decisi che era come pensavo io, che si sarebbe arreso e sarei diventata padrona anche dei suoi pensieri; e mi dedicai totalmente alla copula, dimenticandomi persino di lui.
Il mio amante occasionale, di cui conoscevo solo il nome, Diego, riprese a copulare in vagina alla missionaria ed io mi concentrai tutta sulle emozioni che la mazza mi procurava con gioia infinita; con una straordinaria sapienza, mi martellava quasi con ...
... metodo, alternando passaggi veloci e superficiali, in cui il pube picchiava con forza tra le mie cosce, ad altri più lenti, quasi meditati, per godere fino in fondo la penetrazione in tutti i gangli del sesso; godevo e colavo come una fontana.
Picchiò a lungo sulla vagina e non smettevo di sentire distintamente la mazza che scivolava nel canale vaginale; per fermarsi un momento a riprendersi, si stese supino sul letto e con le mani guidò la mia testa a prenderlo di nuovo in bocca; ripresi a succhiare lentamente, per stimolare il godimento senza cercare l’orgasmo; ancora una volta, cercai di provocare la reazione di Alfredo, facendo il gesto delle corna e passando lentamente la lingua sull’asta.
Lo vedevo concentrato, quasi stesse per prendere una decisione grave; solo in momenti delicati gli avevo visto in fronte una ruga profonda come quella che apparve; il buonsenso avrebbe dovuto suggerirmi che, con la sua intelligenza e capacità di iniziativa, mi preparava forse un ‘piattino’ particolarmente indigesto; ma l’arrogante presunzione che avevo ragione e che tutto si sarebbe svolto secondo i miei voleri, mi spinse a ignorare i segnali di pericolo.
Mi dedicai di nuovo alla copula e, stavolta, feci stendere Diego supino sul letto, gli montai seduta sul ventre col viso rivolto a mio marito, appoggiai la mazza alla vagina e mi impalai fino a che i testicoli furono sulla vulva; praticamente, lo avevo infitto nel corpo totalmente; muovendomi avanti e indietro su lui disteso, mi ...