1. Beyond the White: Indian Target


    Data: 12/09/2021, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... spariti, insieme agli occidentali e a chiunque altro. La donna si contenne dal mostrarsi sopraffatta dalle emozioni. Espirò di nuovo. Inspirò. -Chiamate la scientifica, catalogate tutto quel che trovate.-, ordinò. Mise l’MP5 in sicura. Il suo telefono suonò. Telefono criptato, ufficialmente inesistente. Estrasse e rispose. -Sono scappati, vero?-, la voce di Shaibat pareva soffusa di sottile provocazione. -Sì.-, sibilò Turama. La thailandese parve assorbire la notizia. -Le avevo detto che sarebbe accaduto. Ma lei non mi ha voluto dare retta, e ora abbiamo perso l’unico vantaggio che ero riuscita a strappare.-, Turama fece per rispondere, ma la donna continuò, -Nel caso le sfuggisse, stiamo operando contro un nemico ben equipaggiato e ben addestrato. Ha già colpito e lo farà di nuovo.-, altra rabbia, a sommarsi al resto. -Lei cosa propone?-, chiese la soldatessa mentre girava per le stanze. Nulla: tappeti e arazzi erano ancora in posizione, i mobili erano ancora lì, come anche alcuni fogli. Bruciati. “Hanno fatto tabula rasa alla svelta.”, pensò, “evidentemente i nostri esploratori hanno innescato dei sensori di prossimità.”. -Propongo che lei e la sua squadra ve ne andiate da lì. Ora.-, disse Shaibat. La risposta di Turama le morì in gola. Vide un bagliore, era appena visibile nelle trame di un arazzo appeso al muro raffigurante un’antica scena di battaglia. Bagliore intermittente. -Fuori! Tutti fuori!-, urlò nell’intercom. Individuò la finestra. Agì di prepotenza: si ...
    ... lanciò verso di essa, sparò tre colpi con il mitra all’anca e poi la sfondò di peso. L’esplosione la assordò.
    
    Dalima Kothil gettò il detonatore. Guardò la villa collassare. -Questo ci darà del tempo.-, disse. James Crowain annuì in modo impercettibile. Era sicuro che avrebbe permesso loro di guadagnare tempo, la domanda era: a che prezzo? -La nostra operazione rischia di saltare.-, disse l’inglese. -No.-, ribatté la donna mentre si faceva strada verso i veicoli, -È solo da modificare.-. -Abbiamo appena perso la base.-, fece eco Nô. -Una base. Non la base. Non è mica l’unica. Pensate veramente che io non abbia qualche altro rifugio?-, chiese la donna. Patil, a poca distanza, pareva uno spettro, marciava senza parlare. Ma James vide. Ogni tanto li guardava, lanciava occhiate, odiose. Il momento della resa dei conti si avvicinava, inutile negarlo e pericoloso credere il contrario. James sospirò. Alla fine era inevitabile. Non era forse quella l’umana natura? Scambiò uno sguardo con l’uomo. Anche lui sapeva. Anche lui aveva capito.
    
    Il mondo di Turama Jindal si riallineò al momento presente in slow-motion, in modo confusionario. Le orecchie parevano tappate. Suoni e urla ovattati. Si alzò. La mimetica in nero aveva tenuto, anche se a fatica. L’onda d’urto l’aveva catapultata oltre il giardino, facendola atterrare prona a terra. Sentiva in bocca il sapere del sangue. Sputò. Si tastò le costole. Nessun danno a lungo termine. Le orecchie non ne volevano sapere di riprendere a ...