Alta marea
Data: 27/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: francoforte, Fonte: RaccontiMilu
... calore tra le cosce, conoscevo quella sensazione, l’avevo ascoltata spesso negli ultimi due anni, da quando il mostro dentro di me si era liberato andandosene a spasso libero. Avevo intrapreso un viaggio senza conoscere la meta, io così riservata, a tratti timida, col mio bel visino pulito, vedevo cosa suscitavo negli sguardi che gli uomini mi riservavano e allora che si fottessero loro e fottessero me, come più gli piaceva, anche più di uno, l’importante è che io godessi. Il mio corpo emanava un bisogno primitivo che dovevo soddisfare, mi allungai verso la sua patta e dopo aver tirato giù la lampo, feci uscire il suo cazzo, aveva già una consistenza ragguardevole, il mio spettacolo gli era piaciuto, prima leccai la cappella gonfia e rossa, poi lo ingoiai fino alla base, senza aiutarmi con le mani, fino a sentire la punta toccarmi le tonsille, fino a strozzarmici. Rivoli di saliva cominciarono a rigarmi il mento, il mascara colò sul viso, gli occhi lacrimarono, eppure provavo un dolce piacere nel dominarlo, quando ne ebbi abbastanza lo feci uscire e insalivato com’era lo afferrai con la mano mancina e ricominciai a succhiarlo con foga, alzai gli occhi e lo vidi, quello sguardo che avevo visto in tutti gli uomini, sorpresa e ammirazione di trovarsi al cospetto di una troia come me, perché nessuno l’avrebbe mai pensato guardandomi che io fossi capace di questo, era la mia rivincita per tutte le volte che nella vita mi avevano fatto sentire inadeguata, in questo campo io ero ...
... consapevole e adeguata e mi prendevo la mia parte. – Scopami come una cagna – gli dissi mettendomi a quattro zampe, mentre con la mano mi allargavo la fica gonfia. Lo vidi calarsi i pantaloni e ancora con le scarpe indosso, piantarmi il suo palo di carne dritto in fondo al canale, più lo incitavo più lui mi montava come fossi una vacca ed io mi sentivo proprio così, una lurida vacca e mi piaceva, godevo. – Sei una troia – mi diceva mentre mi fotteva schiaffeggiandomi le chiappe ormai arrossate. – La tua fregna sembra una pianta carnivora. Insaziabile – – Scopami stronzo – incitavo mentre annodava i miei capelli intorno alle sue nocche. – Si somarella, ti riempio di cazzo la fica ed il culo di sborra – mi gridò sfilando il pezzo di carne rovente per incularmi senza sforzo, fino a farcirmi le viscere regalandomi un orgasmo. Si accasciò su di me, facendomi crollare sotto il suo peso, raggiunse la mia bocca con la sua e ci sputò dentro per poi mescolarsi alle mie labbra con la sua lingua. Dopo ricominciammo. It’s dangerous / the things we do / under the influence / i got no defense / it might be criminal / but still / i just can’t quit / under the influence / i’ll take the consequence / well if it’s poisonous / let it take my last breath / under the influence / temptation, creeping up on me / gets under my skin / won’t let me be
VOCE: Come è stato il viaggio. Le chiese quando salirono in auto. – Un carro bestiame è decisamente più comodo – disse sorridendo. – E poi il caldo…ho ...