La vicina in cantina
Data: 09/09/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Dylan Chinaski, Fonte: EroticiRacconti
In una calda primavera di qualche anno fa, incrociai giù nell'atrio del mio palazzo una ragazza con un vestitino chiaro, capelli neri, occhi marroni, carnagione scura, delle belle labbra e un naso un po' pronunciato, con accenno di gobba ma che stava bene sul suo viso, con lei una signora e un ragazzo con la barbetta, salutai per educazione e ricambiò con un gran sorriso.
Dopo qualche giorno venni a sapere che era una nuova vicina di casa, si era trasferita da poco al terzo piano, la sentivo spesso litigare con la signora anziana fuori al balcone, aveva una voce stridula, sembrava una cantilena, quasi fastidiosa. Con il passare dei giorni ci incrociavamo spesso, tra sorrisi e saluti di rito mi resi conto che era molto interessante, aveva un bel fisichetto tonico, forse faceva palestra, più di una volta notai le gambe scure toniche e scolpite, molto arrapanti e il suo sorriso tra il gentile e l'ammiccante. Un giorno la incontrai rientrando a casa, aveva i capelli raccolti alti con la coda, uno short arancione e una maglietta bianca, stava andando a fare jogging, solito saluto, mi girai e notai un culo favoloso stretto in quel pantaloncino, era sodo e rotondo, ampio e alto, si intravedeva parte delle chiappe in basso, rimasi a guardare estasiato mentre il mio cazzo si ingrossava, fu in quel momento che sognai di chiavarmela, quel culo era il mio pensiero fisso, la mia ossessione, mi segavo spesso pensandolo e sborravo come un animale.
Un giorno andai a correre dietro ...
... casa e la incrociai, lei correva nel lato opposto, ci salutammo sorridendo, mi fermai ad una fontanella sapendo che sarebbe passata facendo il giro, così fu, lei sorridendo mi disse: “anche tu qui a mantenerti in forma”? E iniziammo a parlare del più e del meno riprendendo a correre insieme, mi raccontò che si era trasferita dal sud in città da poco con la zia malata, aveva 27anni e un fidanzato che veniva a trovarla due volte al mese, io gli raccontai di avere 10 anni in più di lei e che vivevo con la mia compagna.
Ci incontrammo più volte, sia nel palazzo che a correre, era un rapporto di semplice conoscenza che stava crescendo, lei mi attirava parecchio, mi faceva arrapare tantissimo, quel culo, quella bocca, quello sguardo ammiccante e sensuale, ma ci andavo piano, era fidanzata e sembrava seria e fedele, inoltre non pensavo di piacergli nonostante ancora in forma e fisicamente messo bene, ma forse ero troppo grande per lei.
Una sera dopo un' uscita super alcolica con amici rientrando a casa ci incontrammo all'ascensore, anche lei era brilla, mi sorrise e aspettammo, salimmo ma al secondo piano si bloccò, panico, provammo a premere i pulsanti, ma niente, lei era agitata, mi stringeva il braccio dicendomi di fare qualcosa, cercai di calmarla, mi guardava fissa e impaurita con il trucco sfatto, il mio cazzo iniziò a pulsare e in poco tempo si fece di marmo, ero li con lei chiuso in ascensore e la situazione era stuzzicante.
Era già capitato che l'ascensore si fermasse ...