1. La Coinquilina cap.2


    Data: 06/09/2021, Categorie: Racconti Erotici, Etero Voyeur Autore: semioforo, Fonte: RaccontiMilu

    ... Ginnastica, io mi permisi di dirgli: “Ragazze, guardate che non vi serve mettervi tutta quella impalcatura, i ragazzi non sono scemi, lo capiscono che è tutta stoffa e gommapiuma.”
    
    “E quindi?” disse Gustavo incuriosito
    
    “E quindi gli dissi che dovevano essere fiere di quello che madre natura gli aveva dato, che i ragazzi le avrebbero apprezzate di più per quello che erano e per la confidenza che avessero mostrato. Allora, loro mi dissero: “Beh, allora se lo facciamo noi, lo devi fare anche tu. Anche tu devi essere sicura e fiera di quello che madre natura ti ha dato.”
    
    “E tu?”
    
    “Eh io avevo sedici anni, non avevo certo la maturità e la confidenza che ho adesso. Ed non ti nascondo che non mi ero ancora abituata al fatto che da poco più che una ragazzina, mi ero trasformata in una donna formosa. Ma sono orgogliosa, e pur di essere coerente con quello che avevo appena sostenuto, gli dissi: ok, nessun problema. Mi slacciai il reggiseno e lo misi nella borsa della palestra”
    
    Gustavo, un po’ sorpreso da questo racconto pensò a cosa avrebbe potuto succedere in una classe in piena tempesta ormonale con un gruppo di ragazze (tra cui una molto formosa) tutte senza reggiseno in aula. Ma anche stavolta, si limitò a dire:
    
    “beh, ma la scommessa è ...
    ... ancora valida dopo tanti anni?”
    
    Sara scoppiò a ridere
    
    “ma no, certo che no. Sei simpatico, Gus. Ovviamente no ed ovviamente loro dopo pochi giorni tornarono a mettersi i loro orrendi apparecchi. Ma io, quel giorno, oltre all’orgoglio della mia presa di posizione, mi sentii come liberata, e giorno dopo giorno apprezzai sempre di più la libertà che questa scelta mi aveva dato. Anzi, non ti nascondo che questa cosa mi fece avere un certo successo tra i ragazzi della scuola”.
    
    “ma scusa, non ti dava fastidio che tutti ti guardassero..proprio lì”
    
    “Beh, in quell’ occasione ho scoperto anche un’altra cosa di me stessa…mi piace essere guardata”
    
    A quel punto, Gustavo sentì il bisogno di non indagare oltre.
    
    Disse: “Ok, senti, visto che si sta facendo tardi, e poi dobbiamo andare a fare la spesa, io andrei.”
    
    Gustavo andò a correre nel parco vicino casa, nelle cuffie suonavano i Led Zeppelin. Nella sua testa pensava a lei. Si sentiva destabilizzato da quei vestiti che aveva visto, poi pensava all’ultima immagine che aveva avuto, di quello sguardo grato, quasi infantile e innocente, così contraddittorio. Chi era in realtà Sara? Come si comportava con gli altri? Qual era la sua vera natura?
    
    Lasciò quei pensieri sulle note di Immigrant Song. 
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