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Una vera porcona
Data: 03/09/2021, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69
... lei il primo orgasmo, stimolandola con la lingua e con le dita finché lei non ebbe gridato il suo piacere al soffitto intonacato di rosa. Era splendida soprattutto in quel momento, con i seni che si sollevavano ritmicamente mentre respirava a brevi ansiti, la pelle bianca imperlata di minute gocce di sudore, e l’odore del suo sesso che permeava la stanza, il più inebriante dei profumi. Pochi minuti furono sufficienti perché lei si riprendesse, una luce selvaggia ancora negli occhi, e si voltasse su di lui prendendogli in bocca il membro, dedicandosi a ricambiare il piacere appena provato con uno altrettanto grande. E quando si accorse che l’orgasmo era ormai imminente, lo spinse più a fondo nella sua bocca in modo da poter contenere tutto il suo seme, nutrendosene come fosse stato il più prezioso dono. “Adesso dovremo aspettare” disse Nunzio, quando fu di nuovo in grado di parlare, ancora beandosi della sua vista e maledicendo le circostanze che avrebbero relegato quell’incontro nel più profondo del suo animo, desiderando sempre di più di gridare il suo desiderio e la gratitudine al mondo. “lo so tesoro, non preoccuparti” disse lei “mentre aspettiamo possiamo fare qualche gioco insieme, se ti va” Avvertendo già i primi sintomi di desiderio rinnovato al pensiero di quali potessero essere i “giochi” a cui si riferiva, lui annuì con forza, e restò a guardare mentre lei dalla borsa estraeva due lunghe sciarpe di seta nera, con dei ricami rossi. Lo guardò un lungo ...
... momento, come valutandolo, poi disse “Vorrei legarti al letto, adesso, e giocare col tuo corpo. Voglio che tu sia alla mia mercé, voglio godere di te e farti godere senza che tu possa muoverti. Che ne dici?” Era il suo sogno; una donna che sapesse godere dei piaceri della carne che facesse di lui cosa volesse. L’aveva sempre voluto, desiderato, ma sua moglie era troppo timida, troppo inibita sessualmente per poterle solo proporre una cosa del genere. Per tutta risposta lui si sdraiò. Allargò le braccia e le gambe e disse “Sono tuo”. Ancora quel sorrisetto, ancora il guizzo divertito nei suoi occhi. “Lo so” fu la risposta di Alice. Lo legò, prima i polsi, poi le caviglie. Si assicurò che non potesse muoversi, poi si avvicinò di nuovo alla valigia di pelle. La avvicinò al bordo del letto, fuori vista di Nunzio, poi si dedicò a far tornare vigorosa quella parte di lui che si era sopita dopo il recente orgasmo. Quando fu di nuovo eretto, lei prese un unguento dalla valigia, ne spalmò copiosamente il membro di Nunzio, per poi impalarsi con decisione in un atto di sodomia così naturale da far capire che quella pratica era una sua abitudine consolidata. Per Nunzio era invece un’esperienza totalmente nuova, e sentirsi stringere da quell’anello di carne in modo così tenace, come nessun rapporto consueto aveva mai concesso, lo precipitò verso un piacere di gran lunga superiore a quello precedentemente provato. E lei, ansante, sorretta dalle leve potenti delle sue gambe, si ...