1. Una vera porcona


    Data: 03/09/2021, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    ... dimenticare per Nunzio, ormai, e si avviarono mano nella mano lungo il corridoio. Lo specchio sul fondo rivelava l’immagine di una coppia affiatata, lei di mezzo passo avanti a lui, quasi lo guidasse, e lui perso in contemplazione del riflesso delle sue gambe perfette visibili sotto l’orlo della gonna di satin.
    
    Non ci fu imbarazzo neanche una volta che la porta fu chiusa alle loro spalle, perché lei si tolse la giacca, la appoggiò con grazia su una sedia, ed in un attimo fu tra le sue braccia, ogni centimetro del suo corpo che aderiva a lui, trovando concavità perfette dove poggiare le sue curve, non scostandosi al contatto della sua turgidità ma, anzi, strusciandovisi contro voluttuosamente.
    
    Il bacio prese vigore, le lingue guizzarono, le mani di lui si persero prima nei suoi capelli facendone esalare un inebriante profumo, poi furono sui suoi seni, sui suoi fianchi, ed infine avvinghiate alle rotondità perfette delle sue natiche.
    
    Lei si staccò da lui e, guardandolo negli occhi, fece scorrere con deliberata lentezza la cerniera lampo sul retro della gonna, lasciando che l’indumento scivolasse alle sue caviglie. Un colpo di tacco e volò via, dimenticata. Poi fu la volta della camicetta, un bottone dopo l’altro, sempre inchiodando gli occhi di Nunzio nei suoi. Lui percepì più che vedere che Alice portava nient’altro che un reggiseno pressoché inconsistente, sotto il cui tessuto velato i capezzoli premevano impertinenti, e slip altrettanto impalpabili. Non portava ...
    ... calze, e la sua mano fu guidata con decisione nell’umido calore che si celava tra le sue gambe, ed al suo ansito lei rise “vuoi restare vestito di tutto punto o intendi spogliarti prima o poi?”
    
    Mentre lui si toglieva, goffamente, gli indumenti, rivelando a sua volta un paio di boxer deformati dal turgore ormai enorme, lei aspettò seduta sul bordo del letto, a gambe incrociate, sempre con quel mezzo sorriso divertito che le sfiorava gli angoli della bocca, ridendo di più con gli occhi, non di lui ma con lui.
    
    Un breve richiamo, il flettersi di un dito, e lui fu su di lei, ad esplorare con le mani, gli occhi e la lingua ogni centimetro della sua pelle. E lei rispondeva con ansiti di piacere e brevi esclamazioni quando lui stimolava parti particolarmente sensibili, non smettendo un solo attimo di percorrere a sua volta il corpo di lui con le unghie e con le dita, provocando talvolta piacere e talvolta dolore che era altrettanto piacevole.
    
    Gli indumenti restanti parvero dissolversi.
    
    Approfittando di una breve pausa lo distese sul soffice copriletto, ed in un attimo fu su di lui, attorno al lui, muovendo il suo corpo con un ritmo lento e costante, scendendo lungo la sua virilità per poi risalire, a volte sostando prima di ridiscendere, a volte impalandosi con una tale energia da schiacciarlo sotto il suo peso.
    
    “Ti prego, rallenta” disse Nunzio “voglio resistere, voglio goderti il più a lungo possibile” e così dicendo la prese, la sdraiò supina e si dedicò a provocare il ...