1. Una vera porcona


    Data: 03/09/2021, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    Non dimenticherò mai quella gran gnocca di Alice, una donna che ho conosciuto in chat, mi ha sempre fatto arrapare il modo in cui parlava, allora fin dal primo momento gli ho chiesto di incontrarci, perchè ero troppo curioso di conoscerla, e dopo vari tentativi accettò.
    
    La vidi arrivare camminando veloce sui tacchi a spillo, con la valigia che la seguiva come un cane fedele; dapprima pochi frammenti confusi tra la gente che ancora scendeva dal treno: una spalla, una chioma di capelli castani, una mano che gettava una sigaretta sui binari. Poi la folla si diradò, si divise in due ali a far da contorno ad una figura di donna, curve esplosive, labbra carnose lucide di rossetto, ed un sorriso ironico a far da eco alla sua espressione allibita.
    
    “Sei bellissima” disse Nunzio
    
    “Lo so” rispose divertita Alice
    
    Si erano conosciuti in rete alcuni mesi prima, lei scrittrice di romanzi brevi, lui curatore di un sito che ne pubblicava.
    
    L’iniziale perplessità di Nunzio nei confronti di quella donna misteriosa si era presto trasformato in uno stato di perpetua ricerca della sua presenza in rete, spesso frustrata nei periodi in cui, per nessun motivo apparente, restava assente, per tornare più esuberante ed affascinante di prima.
    
    Il giorno in cui lei gli aveva mandato la sua foto per la presentazione sul sito, lui non aveva creduto ai suoi occhi. Era bellissima e provocante; nell’espressione dei suoi occhi divertiti c’era ironia, nella posa della sua testa ...
    ... un’interrogativo, nelle forme del suo corpo la promessa di piaceri impossibili.
    
    Incapace di resistere era caduto in una rete che lui stesso aveva intessuto, e che lei aveva chiuso il giorno in cui gli aveva detto “Voglio incontrarti”.
    
    “Sono sposato, lo sai” aveva ribattuto lui.
    
    E lei, dando la stretta definitiva alla trappola, aveva detto “Non ti chiedo la vita, solo una notte”
    
    Era così che si era trovato in testa ad un binario della stazione di Napoli, a fissare negli occhi la donna più bella che avesse mai visto, incapace di dire la benché minima frase. Ma chissà come, sembrava non fosse necessario.
    
    Non ci fu bisogno di discorsi impacciati o corteggiamenti, perché lei lo prese per mano e lo condusse ad un taxi, dando l’indirizzo di un albergo dove, gli comunicò, aveva già prenotato una camera per loro due. La proprietaria, compiacente, non avrebbe chiesto documenti se fosse stata pagata in anticipo; nessuno avrebbe chiesto loro niente, nessuno avrebbe mai saputo dove avessero passato le prossime ore, aggiunse, se lui stesso non l’avesse detto a qualcuno.
    
    “Non potrò mai dirlo a nessuno” realizzò Nunzio “se non voglio correre il rischio che mia moglie lo venga a sapere”. Ma, Dio, com’era forte la tentazione di pavoneggiarsi per strada con quella creatura stupenda al fianco, dicendo a tutti “lei vuole me”.
    
    Arrivarono all’albergo in pochi minuti, o forse ore, chissà; alla reception il denaro passò di mano e venne loro data una chiave, camera 13, un numero impossibile da ...
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