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Il guardiano del faro
Data: 31/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: AndreaCork, Fonte: Annunci69
... notando lo sguardo di lui. “E vammi a prendere le ciabatte...” “Pure!!! E che altro vuoi? Un massaggio? Vuoi che vada a farti la spesa?” Lei zuccherò il caffè per entrambi. “Non sarebbe una brutta idea...” Quando lui tornò la trovò seduta con i piedi sul tavolo, e si scaldava le mani con la tazzona. “Oh ma fai pure, mettiti comoda senza fare complimenti...” disse sarcastico. “Le ciabatte mettile lì per terra, da bravo… il caffè è ottimo, sai?” disse. Era contenta che fosse tornato a vivere in Italia, era contenta che la vita della metropoli gli stesse stretta: ora poteva vederlo e... giocare con lui tutte le volte che voleva. “Ho freddo...” disse lei mettendogli i piedi sulle gambe e strofinandoli sulla stoffa dei jeans. Si divertiva a stuzzicarlo e a vedere l’erezione che gli provocava ogni volta che lo faceva. Lui appoggiò la mano sui piedi di lei, accarezzandoli. “Come va oggi?” le chiese. “Mi hanno assunta a tempo indeterminato... così l'altro giorno mi sono fatta un regalino...” disse accarezzandogli leggermente il pene eretto con il piede, come se non lo stesse facendo apposta. “Ma sono contentissimo!!! Te lo meriti tutto il tuo lavoro!!! Però ora togli quel piede, ok?” “Eh mi ci sono messa d’impegno… doveva essere mio, quel posto… e il piede rimane lì dov’è… se impazzisci, affari tuoi...”: ora il tocco di lei era più insistente e spudorato. “E che regalino ti saresti fatta? Sentiamo...” disse lui, sospirando profondamente per ...
... cercare di non badare al gioco di lei. A volte odiava quel gioco e avrebbe voluto decidersi a troncare i rapporti con lei: era stanco di essere stuzzicato in quella maniera per poi venire lasciato a bocca asciutta in quella maniera odiosa. E sapeva che nonostante la sinergia tra loro, molto presto si sarebbe deciso a chiudere. O le cose sarebbero cambiate tra loro, o lui avrebbe chiuso. “Andiamo nel tuo studio che te lo faccio vedere...” rispose lei indossando le ciabatte. Era una bella confidenza che si era creata tra loro: lei si muoveva in casa di lui come se fosse stata casa sua; adorava passare il tempo al faro, al punto da aver lasciato lì alcune cose per sentirsi completamente libera. Si fermava a dormire da lui, dormiva con lui, lo stuzzicava con le gambe perfette che lui aveva dipinto tantissime volte ma niente altro. E lui la voleva… quanto la voleva… ma era stanco di starle dietro senza ottenere mai niente. La seguì: anche in ciabatte da casa… semplicissime, di spugna blu, spuntate e con un po' di zeppa sul tallone, era sexy da impazzire con quell’aria da zia un po' anni ottanta. Le osservò gambe con un senso di irritazione: la sentiva sciabattare per casa sua, in totale libertà come fosse sua moglie. Già. Una moglie con cui però non vi erano rapporti, però. E nonostante questa irritazione, guardandola si accarezzò il pene eretto nei jeans. “Cazzo… vabbè… due settimane al massimo...” si disse: “poi qui le cose cambiano, punto”. Questo pensò mentre lei ...