Gino e Michela, una trasgressione.
Data: 26/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: nadiagang69, Fonte: RaccontiMilu
... paio di minuti così mi fece alzare e mettere alla pecorina sul letto, si tolse il vestito e reggiseno restando con le sole scarpe ed il collant col buco. Si mise lo strap-on e si mise sdraiata davanti a me. “Non ho intenzione di mettere gel per cui se vuoi renderlo scivoloso meglio che ti dia da fare. Prese la mia testa e la guidò sul cazzo di gomma. Me lo fece leccare per 10 minuti buoni ficcandomelo anche in gola più che poté. “Così adesso sai come mi sento quando me lo spingi fino in fondo”. Il tutto condito da insulti vari che dicevano che ero la sua puttana. Quindi si sfilò e si mise dietro di me. Cominciò a togliere lentamente le palline che lasciatono il mio culo ben dilatato. Dall’alto dei suoi tacchi mi infilò, al momento mi fece un po’ male poi man mano che il cazzo di gomma avanzava, cominciai a sentire anche uno stimolo alla prostata ed il cazzo mi si rizzò ancora di più. Intanto Michela mi aveva preso i capezzoli e li strizzava forte e così godevo per il cazzo in culo ma anche per il dolore di quei pizzichi. “Credo tu sia pronto, girati” prese il cazzone nero, si inginocchiò ai piedi del letto e cominciò a succhiarlo sotto i miei occhi, poi, mentre ancora succhiava il dildo, cominciò a segarmi ed infine si mise a succhiarmi il cazzo alternandolo con quello di gomma. Quindi, sempre col cazzo di gomma in bocca, mi montò sopra. Guidava lei il ritmo, ero ...
... prossimo a venire ma sentivo che anche a lei mancava poco, ero attaccato alle sue belle tettone e le dissi quanto fossi felice di avere una moglie così porca, fu il colpo finale, le esplosi in figa ed anche lei venne, a completare il tutto strizzò i coglioni del cazzone nero e si fece inondare con diversi fiotti volto e tette. Aveva riempito il serbatoio con dello yoghurt ed il risultato fu molto realistico. Quando fummo alla fine, Michela si calò su di me e cominciò a baciarmi passandomi lo yogurt che aveva sul volto quindi si sfilò, si sdraiò e mi disse “Se vuoi ancora serate così ripuliscimi tutta”. Non me lo feci ripetere una seconda volta, non asciai la minima traccia sule sue belle tettone, il volto e fino all’attaccatura dei capelli. Michela si spogliò togliendosi scarpe e collant e si infilò in doccia dove la raggiunsi col cazzo di nuovo duro e dove ci facemmo una lunga scopata. Quando finimmo uscendo Michela mi disse “non pensavo ma questo tipo di sesso è molto appagante, sentirsi un po’ vacca non è niente male e tu sei un gran porco rotto in culo e no, ora non ricominceremo andiamo a dormire che domani abbiamo tante cose da vedere”. Andammo aletto e ci addormentammo in breve tempo. Avevamo superato in quella sera un sacco di punti mai nemmeno sfiorati nella sfera sessuale e, cosa più importante, eravamo entrambi consci che ci era piaciuto come non mai.