Goccia di rugiada - Guerriera Crow. 1/2
Data: 30/08/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti
... vedova da poche settimane, si era distinta nel combattimento, quando l'accampamento era stato attaccato da una rappresaglia Sioux.
La sua ferocia e l'audacia nella lotta contro il nemico, erano state determinanti per sventare l'attacco, tardiva risposta della battaglia in cui era morto suo marito.
Dopo quell'episodio, senza altre petizioni, forse anche per un riconoscimento alla donna e per toglierla dall'isolamento in cui si stava chiudendo nel proprio tepee, Goccia di rugiada era stata accolta tra i guerrieri.
Dopo la lunga sequenza di evocazioni, celebrate con voce compiaciuta, il vecchio Enapay finalmente formalizzò il termine del periodo di lutto.
La giovane indiana era, ora, una donna libera e avrebbe potuto legarsi con un altro guerriero della tribù.
Quel giorno stesso Enapay, “senza paura”, avrebbe parlato con il capo Kohana comunicandogli l'evento che sarebbe stato celebrato quella stessa sera, intorno al fuoco, tra i balli e i canti della festa della prima luna di primavera.
Mentre l'anziano si accomodava sul bordo della tenda riprendendo a fumare la lunga pipa, sua moglie Anpaytoo, la “raggiante”, si alzò prendendo per le mani la ragazza e invitandola a sollevarsi.
Le passò intorno al collo una collana di numerosi fili di conchiglie e denti di wapiti modellati e le legò le due trecce con le pelli di lontra colorate di rosso che la giovane aveva portato, segnale formale e definitivo del termine del lutto.
Quella giornata sarebbe stata ...
... dedicata alla cura del corpo della giovane, in preparazione dell'importante evento che si programmava per la serata.
Chumani, con gli occhi lucidi dalla gioia, si accomiatò dallo stregone e, ritornata alla propria dimora, dopo aver rigovernato il proprio tepee scese al fiume per lavarsi accuratamente.
Senza che nessuno ne avesse fatto parola, la notizia del termine del lutto della guerriera cacciatrice si era intanto diffusa rapidamente in tutto il villaggio Crow.
La giovane si recò alla lontana ansa in cui le donne si dedicavano all'igiene personale, ancora vestita dei suoi umili abiti da cacciatrice.
Si tolse i mocassini e si sfilò la casacca di pelle e i gambali, rimanendo a petto nudo e perizoma, immersa fino alle ginocchia nella indolente corrente di quel tratto di fiume.
Con le mani accarezzò la corrente d'acqua che trasportava petali rosa chiaro di qualche fiore lontano.
Sotto lo strato di acqua fresca muoveva le dita dei piedi come per meglio assaporare la liscia superficie delle pietre arrotondate del fiume; tutto il suo corpo sembrava alla ricerca di ogni tipo di percezione, come se in quel momento la giovane indiana volesse riappropriarsi di tutte le sensazioni di cui si era privata in quelle interminabili sei lune.
Non si accorse della persona che, con passo lento e silenzioso, le si era accostata alle spalle, intenta com'era ad annusare l'aria mossa dal fiume.
Due mani delicate le avvolsero i fianchi, riunendosi sul suo ventre.
“Makawee!” ...