1. Sesso e basta volume 2


    Data: 27/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: alebardi, Fonte: Annunci69

    ... previsione, lei riprese a scendere lentamente, come per adempiere a un dovere imprescindibile.
    
    Mio suocero, era immobile, con lo sguardo perso nel vuoto. Uno sguardo che faceva ancora fatica a credere a quello che stava vivendo. La discesa del culo dell’Elisa proseguì lenta ma inesorabile, accompagnata dal continuo mugolio di lei e dalle parole di lui: “Sto entrando… tesoro… sto entrando...”
    
    Andarono avanti così fino a quando, forse un minuto dopo, lui si trovò con il cazzo mezzo dentro e mezzo fuori. Fu a quel punto che cominciò finalmente a muoversi leggermente in su e in giù, mentre lei rimaneva ferma, continuando a farci godere delle sue smorfie di dolore e a emettere un suono soffocato e leggero: “Mmmmhhhh...” E fu in quel momento che ricominciammo a sentire la voce del Sandro, appena accennata e affaticata: “Sììì… Eli… hai un culo stupendo.”
    
    Il suo movimento si fece sempre più intenso e profondo. A ogni affondo la quantità di cazzo che rimaneva fuori diminuiva a vista d’occhio. Andarono avanti alcuni minuti, fino a quando le natiche di lei arrivarono ad appoggiarsi sulla pancia del Sandro.
    
    “Brava… sono tutto dentro… dai così… dai che ti sono tutto nel culo… dai… dai...”
    
    Eravamo tutti sotto shock. Sembrava che nessuno si stesse ricordando di respirare.
    
    Zio e nipote andarono avanti per diversi minuti, con l’ano di lei ormai completamente dilatato. Lui le tolse le mani dal culo e le si attaccò ai bottoni della camicia, cercando di aprirli a uno a uno. ...
    ... Muoveva le mani in modo scomposto ma, sebbene con molta difficoltà, alla fine riuscì a togliergliela. Ancora più fatica fece per slacciarle il reggiseno, anche perché lei non gli diede il minimo aiuto. Rimase sempre in quella posizione, con lo sguardo rivolto in alto, con quel suono soffocato e monotonico che le usciva dalle labbra: “Mmmmhhhh…”, con la mano sinistra appoggiata alla sua spalla, mentre con la destra gli accarezzava le palle che si intravvedevano subito fuori dall’ano.
    
    Ma quando anche il reggiseno cedette a quei maldestri tentativi, i nostri occhi si lasciarono sedurre della vista di un paio di tette fantastiche, non enormi come quelle di mia suocera o grosse come quelle di mia moglie, ma comunque piene e formose, solide e con i capezzoli piccoli e turgidi. La mano sinistra del Sandro ci mise meno di un secondo per riempirsi di quel seno. Cominciò a palparla dappertutto, strizzandole e tirandole i capezzoli, per poi tornare a palparla di nuovo con ancora maggior forza e ardore.
    
    Era uno spettacolo indimenticabile, sicuramente uno dei dieci momenti che avrei voluto rivivere. E ancora più appassionante fu vedere mio suocero accarezzare il viso dell’Elisa con la mano destra, facendola voltare verso di sé. Come guidati da un comando invisibile, entrambi aprirono gli occhi e si guardarono. Fu uno sguardo intenso, penetrante. Nel silenzio più totale i due amanti passarono pochi lunghissimi secondi a guardarsi nel profondo dell’anima. Sicuramente con quello sguardo ...
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