1. Riflessione e rivalsa


    Data: 25/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MorettaBauta, Fonte: EroticiRacconti

    ... sfere che esce di lato e un messaggio di accompagnamento con scritto “qualcuno le apprezza”.
    
    Qualcuno apprezza? Che voleva dire? Era sempre più confuso, gli piaceva quando la sua donna prendeva qualche iniziativa ma da quando ieri era arrivato che non la riconosceva più, sentiva che non riusciva più a guidarla, che non era più sotto le sue briglia ma che scalciava sempre più libera.
    
    Si stava innervosendo sempre di più quando decise che quello che ci voleva era darle una lezione. Farle capire chi è che “comanda” correndo il rischio di rovinare il loro rapporto ma cosi proprio Marco non riusciva a stare.
    
    Si mise a cercare in casa, cinture dei pantaloni, cinture degli accappatoi, lunghi foulard e poi ritrovo anche le sue fasce di kick boxing che aveva lasciato lui tempo fa, perfette, lunghe morbide e leggermente elastiche. Non sapeva bene cosa precisamente avrebbe fatto ma sicuramente avrebbe fatto in modo che lei capisse, capisse che era solo sua e per quanto erano comunque complici, era lui a comandare.
    
    Si mise ad aspettarla, tanto sarebbe arrivata da lì a poco.
    
    Dalla finestra la vide arrivare lungo il viottolo che dal cancello del giardino arriva al portoncino. Bella come sempre, con un passo fiero, ancora con la camicetta aperta come l’aveva vista la mattina e soprattutto si chiedeva se avesse ancora indosso le sfere.
    
    Aspettò che entrasse in casa, non le diede neanche il tempo di andare in bagno e fare la pipì come sempre faceva quando arrivava, non voleva ...
    ... darle questo piacere. Si avvicino a Lara, la bacio appassionatamente la spinse verso il divano della sala e velocemente le infilò una mano sotto la gonna. Subito senti ancora il cordino delle sfere. Mentre si guardavano negli occhi con aria strana quasi di sfida Marco prese in cordino e a velocita costante tirò fuori la prima e poi, la seconda pallina mentre lei non riuscì a non fare un mugolio di piacere/fastidio.
    
    Ancora con la gonna alzata le mutandine bagnate e labbra della fighetta fuori dalle mutandine la spinse verso il divano costringendola a sedersi. Si guardarono ancora negli occhi e nessuno dei due riusciva a capire le intenzioni dell’altro. Fu Lara a decidersi a parlare dicendo semplicemente: “che c’è? Che vuoi?
    
    Non era la domanda che Marco voleva sentirsi dire quindi le prese la testa per i capelli e la girò meglio verso di lui, si avvicinò al suo viso e la baciò ancora ma poi…. le diede uno schiaffo sulla coscia scoperta.
    
    Adesso anche Lara era a non capire quei baci e poi quella forza usata su di lei.
    
    Marco prese il primo foulard e glielo passò ordinandole di bendarsi bene e stretta e lei, dando un ultimo sguardo sorridente, fece come le era stato ordinato. Per tranquillizzarla un po' Marco disse: “adesso facciamo un gioco”.
    
    Certo, la comunicazione non era coerente e univoca, parlava di gioco ma la voce era falsamente giocosa e il suo fare era duro. La fece girare, le legò i polsi dietro abbastanza stretti e vicini l’un l’altro. Fatto l’ultimo nodo ...
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