La scuola del peccato – 1 – il Colloquio (1/3)
Data: 23/08/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Bacchetta di Sambuco, Fonte: RaccontiMilu
... e cibo di qualità e i classici armadietti, tipici delle scuole americane, ma arrivati anche da noi in Italia. Salimmo così al primo piano, dove si trovava il suo ufficio, così potei ammirare il suo lato b mentre faceva le scale, stretto nella gonna a tubino, con i tacchi che facevano risaltare il tutto: una bella signora, in là con gli anni, che comunque esprimeva ancora la sua sensualità in modo incredibile. Entrammo all’interno del suo ufficio, e chiuse dietro di noi la porta a chiave (subito non ci feci molto caso, ma, a posteriori, capì il perché); il suo ufficio era adiacente a quello della vice preside, c’era una scrivania, una sedia da lavoro dove si sedette lei, altre due sedie di fronte ed anche un divanetto in pelle nera. Prese in mano il mio curriculum ed iniziò così a parlarmi, facendomi prima accomodare su una delle due sedie e sedendosi a sua volta dal lato opposto della scrivania. “Come avrà notato”, disse lei in modo gentile, “all’interno di questa scuola sono presenti solo e soltanto donne, sia tra il personale scolastico, sia tra le studentesse e chi lavora all’interno della struttura, per una scelta precisa della prof.ssa Laporta. Gli unici uomini che entrano, sono per lo più lavoratori di passaggio, come idraulici o fattorini; ora, grazie ad una spinta di tutte noi, comprese anche studentesse e le mamme delle stesse, si è scelto di aprire anche a insegnanti di genere maschile, ma sempre con gli stessi canoni che pretendiamo da sempre, all’interno ...
... dell’istituto: competenza molto elevata, eleganza e soprattutto senso estetico e bella presenza”. Io ascoltai il tutto in silenzio, ammirando le curve e il viso della bella segretaria mediterranea. “Abbiamo valutato attentamente molti profili, e il suo ci sembra molto adatto al ruolo di professore di storia di quinta del nostro liceo: è giovane, ma con esperienza, molto elegante, molto preparato, vedendo i suoi test attitudinali che ha compilato, e un uomo sicuramente affascinante”. Mentre diceva questo, si tolse gli occhiali e si mise una bacchetta in bocca, mentre si sporgeva in avanti, mostrandomi il suo decolté generoso, mi squadrò da testa ai piedi. “Posso chiederle di alzarsi in piedi e di spogliarsi, restando in biancheria intima?” Questa frase la disse come la cosa più normale che potesse dire ad un colloquio per un professore di storia. “Mi scusi?” risposi io. Avevo perfettamente capito le sue parole, ma non potevo credere che le avesse detto davvero. “Ha capito bene; siccome dobbiamo valutare il suo aspetto, non vogliamo che ci sfugga alcun particolare, quindi o si spoglia o il nostro colloquio può finire qui” e, dicendolo, si mise più comoda, appoggiando la schiena sulla sedia, rimettendosi gli occhiali, pronta ad aspettare la mia mossa. Ci misi qualche secondo prima di iniziare a togliermi la cravatta firmata, la giacca del mio vestito fatto su misura, la camicia bianca con le mie iniziali e tutto il resto. Ovviamente non era la prima volta che mi spogliavo davanti ad una ...