Sono abbastanza puttana?!
Data: 22/08/2021,
Categorie:
Feticismo
Autore: Erika94, Fonte: EroticiRacconti
... Se vieni qui sotto in macchina ti lascio giocare coi miei piedi”.
Un'oretta dopo mi scrive che è arrivato. Io mi metto tutta in tiro con un bel vestitino nero corto, autoreggenti e il cappottino rosso che tengo per le feste. Prima di scendere decido anche di togliermi le mutandine: stasera sono così disinibita e su di giri che voglio liberare tutta la troiaggine a cui ho rinunciato negli anni.
Scesa al piano terra esco e vedo un distinto signore che mi fa cenno appoggiato ad una lunga BMW nera. Non è particolarmente bello, però ha un portamento molto di classe: sulla cinquantina, brizzolato e leggermente sovrappeso.
La sua voce mi accoglie subito con un tono profondo e caloroso: “finalmente ti vedo di persona”.
Mi apre la portiera facendomi accomodare al posto del passeggero e poi entra lui dall'altra parte. Appena si siede non capisco più niente e gli salto al collo facendo per baciarlo, ma lui mi ferma con un gesto dolce ma deciso: “Signorina, siamo qui per altro mi pare”.
Il suo distacco mi manda ancora più su di giri. Appoggiandomi con la schiena alla portiera, sfilo il mio piede dalla scarpa col tacco e glielo porgo, lasciando che la mia gonnellina si alzi fino all'inguine: “ecco qui Signor amante dei piedi, fanne quello che vuoi”.
Lui mi guarda molto serio. Poi, come se si apprestasse a fare un lavoro estremamente importante, mi sfila lentamente la calza, iniziando ad accarezzarmi dalla coscia alla caviglia.
Gli porgo così l'altra gamba e lui, ...
... senza esitazione, fa la stessa identica cosa, rimanendo coi miei due piedini in mano. Io sto per scoppiare, spalanco le gambe lasciando la mia passerina in bella vista, ora vorrei solo farmi scopare da questo tizio così distinto. Ma lui sembra completamente disinteressato alla cosa: rimane lì solo in contemplazione dei miei piedi.
Avvicinata la faccia al mio piede destro lo bacia, prima uno e poi l'altro, quindi inizia davvero a succhiare una ad una tutte le miei dita. A me questa cosa dà un brivido, in fondo mi piace, anche se faccio fatica ad ammetterlo, ma per quanto sono eccitata mi piacerebbe di più che infilasse quella sua bocca fra le mie gambe.
Dopo aver leccato i miei alluci, emettendo un leggero sospiro di piacere, con un tono elegante quanto sconcertante mi chiede: “ho il permesso di tributare questi tuoi piedini”.
Ho capito perfettamente cosa intende. Io ragiono sempre meno, so solo che la mia eccitazione non riesce più a trattenersi e in questo momento gli direi di sì a qualunque cosa.
Ottenuta l'approvazione lui tira fuori il suo cazzo dai pantaloni e lo appoggia alla pianta dei miei piedi iniziano a masturbarsi con loro.
Io avrei voglia di afferrare quel cazzo e infilarmelo in bocca e poi tra le gambe per prendermi l'orgasmo che desidero pazzamente, ma sono come impietrita davanti al suo incantesimo. Lui continua a segarsi coi miei piedi, la sua faccia sprigiona un'espressione di puro godimento.
Poi, finalmente, ansimando profondamente, lo vedo ...