Charisma-Trasgressione
Data: 20/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti
... mangiare?”
“Forse” ha sorriso lei
Non dissero quasi nulla. Bastavano quegli sguardi così magnetici, così avvolgenti. Lei, persa in quel cupo blu, due laghi montani profondi che minacciavano di tirarla giù, nel profondo. E lei che desiderava sentirsi avvinghiare a lui, avvolta dal suo ardore, dal suo impeto.
Lui le aveva afferrato la mano e l’aveva fatta alzare “Vieni” fino ad una porta nascosta da una tenda. Dentro un ripostiglio tra casse di birra e liquori vari. L’ha fatta sedere su un tavolino, lo sguardo maledetto che non la mollava mai. Poi, le dita di lui che risalgono sulle gambe, fin sotto la gonna. Lei sorpresa, lo lascia fare. Lui trova l’elastico delle sue mutandine, infila le dita, saggia la sua pelle, i suoi peli pubici. Le tira giù l’intimo. Lei sospira, anela il sesso, il contatto con lui “Ce lo avrà lungo e duro?”. Via, le mutandine a terra, la gonna che viene rialzata fino quasi a scoprire il pube. Lui che si abbassa, affonda la faccia tra le sue gambe e comincia a lavorare di lingua. Lei che si lascia andare indietro, puntellandosi coi gomiti, la mente scossa da frustrate di piacere mentre, la lingua di lui entra piano e sensuale. Sesso sublime, una fellatio con la lingua. Lei che soffoca ansimi e sospiri “Ti..prego..” la sente umida, lui non smette. Lui alza la testa e la fissa, con la faccia sporca di umori di lei
“Cerchi la trasgressione questa notte” non è una domanda
Lei annuisce forte “Trasgressione sì. Voglio trasgressione”
“Ti ...
... fidi di me?”
“Ti fidi di me?” le sussurra all’orecchio, le sfiora le spalle. Il suo alito sulla pelle del collo. Lei che rabbrividisce, se lo sente fin dentro.
In una stanza foderata di bambù, con le luci soffuse, alle pareti appesi come trofei, fruste, corde, strisce di pelle. Al centro della stanza una sedia di legno scuro, che sembra un trono. Lui era seduto lì, a petto nudo e pantaloni neri aderenti a disegnargli le gambe tornite.
“La stanza del piacere” ha spiegato lui sedendosi. Roba da sadomaso. A lei non piace molto quella roba lì ma, lui ha qualcosa. Si sente attratta, si sente fremere e sa che, quella leccata nel retro del bar era solo un piccolo preludio a quello che l’aspettava. E non voleva rinunciare a quel piacere nascosto pronto ad esplodere “Spogliati”
Lei, con un blues lento e sensuale che le prende a vorticare in testa, comincia a muoversi, danzare. Si slaccia la zip del vestito, lo lascia scivolare a terra, rivelando un seno pieno e tondo, morbido. E un ventre piatto, frutto di molte ore di fitness, addominali, stretching.
La zip della gonna si apre e via anche quella a mostrare un fisico perfetto, senza smagliature o cedimenti. Lui la osserva dal suo trono, sorride con il mento appoggiato alla mano, ad bramare le sue carni. Si gira, gli da le spalle, continua a danzare. Si slaccia il gancio del reggiseno, libera le tette, si volta. Due capezzoli scuri e areole che sembrano bottoni di cioccolato
“Ora vieni qui” dice lui alzandosi e ...