1. Sottomesso dal Padrone di casa: p.2 L'iniziazione


    Data: 19/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Di9, Fonte: EroticiRacconti

    ... dietro la schiena.
    
    Eseguo e mi trovo un attimo un paio di manette - Ehi, così no! - provo a protestare.
    
    - Zitta e lecca - ricevo in tutta risposta. Il fatto che si sia rivolto a me al femminile mi dà un fremito.
    
    Inizio a prenderci dimestichezza e lecco bene tutta l'asta, su e giù.
    
    - Ora le palle.
    
    Come al solito, rispondo ai comandi e le insalivo.
    
    - Adesso è il momento di prenderlo in bocca.
    
    - Ma non l'ho mai fatto, non so.
    
    - Bene, è il momento di cominciare allora. Apri la bocca.
    
    Faccio come richiesto e in attimo mi trovo il cazzo in bocca.
    
    - Ora vai su e giù.
    
    Seguo i suoi comandi, cercando di farlo nel miglior modo possibile.
    
    Lo lecco e lo imbocco ancora e ancora. Piano piano riesco ad arrivare più giù.
    
    - Mmm brava. Non male per essere la prima volta, sei un bravo succhiacazzi. E guardami negli occhi quando me lo lecchi.
    
    Cerco di farlo, vincendo l'imbarazzo, ma quasi compiaciuto di dare piacere ad un uomo tanto virile. Ho un erezione e lui se ne accorge.
    
    - Uh guarda la pisellina dura. Ti piace il mio cazzo eh allora?
    
    Ignoro la domanda e continuai il mio lavoro, mi afferra per i capelli e mi diede un buffetto con l'altra mano: - Ti ho fatto una domanda.
    
    - Si - rispondo
    
    - Si, cosa?
    
    - Si, mi piace.
    
    - Dillo bene.
    
    - Si, mi piace il suo cazzo. - dico incredulo per le mie stesse parole
    
    - Brava succhiacazzi.
    
    Nel dirlo mi afferra di nuovo per i capelli e si alza in piedi.
    
    Continuo a leccargli tutto il cazzo e ...
    ... comincio a sentirlo mugolare.
    
    - Brava, lo sapevo che eri portata per i pompini. Si vede dalla faccia. Hai la bocca da troia.
    
    A sentire queste parole mi eccito ancora di più e comincio a lavorarlo meglio che posso.
    
    - Sei proprio puttana.
    
    Dice scansandosi, ma continuando a tenermi per i capelli.
    
    - Vuoi continuare a succhiarmelo?
    
    - Si
    
    - Bene, allora chiedimelo.
    
    - Posso continuare?
    
    - Non così, troia.
    
    - Devi implorarmi.
    
    - Posso continuare a succhiarle il cazzo?
    
    - Così, va meglio. Ma la frase corretta è "Posso continuare a succhiarle il cazzo Padrone?"
    
    - Posso continuare a succhiarle il cazzo Padrone? - non potevo credere neanche io alle mie parole.
    
    Mi sorride con un ghigno.
    
    - Si, troia. Tanto che mi lecchi il cazzo, ci sono un po' di regole che dobbiamo chiarire. Anche sei solo all'inizio devi sempre chiamarmi Padrone e obbedirmi, oltre che ringraziarmi quando ti faccio l'onore di farmi spompinare da un succhiacazzi come te. Chiaro?
    
    - Si, Padrone.
    
    - Brava. Ora chiudi gli occhi.
    
    Appena fatto sento le sue mani frugare e poi qualcosa intorno al collo.
    
    - Ora puoi riaprirli.
    
    Mi ha messo un collare, di pelle nera, alto 4 dita e un guinzaglio che tiene saldamente.
    
    - Ti dona molto, cagna. Ora ti conviene rilassare la gola.
    
    Cosi dicendo inizia a scoparmi la bocca. Ho dei conati e comincio a lacrimare e tossire e a riempire di saliva il suo cazzo. Lo guardo ridere e cerco di trattenermi il più possibile. Dopo un paio di minuti ...