La casa in montagna
Data: 18/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Animaerrante, Fonte: Annunci69
... partecipe tutta la casa del mio viaggio nel mondo del piacere.
Spalanco la bocca e…
Noooooooooo, le cose non vanno come previste!
Sento un gemito profondo di Cristian che mi anticipa.
Proprio in quel momento arriva lui che, a modo suo, mi finisce in gola, riempiendomela.
È una scena che non si può descrivere: io che vorrei buttare fuori con veemenza tutto quello che mi è montato dentro dopo tutto quello che ho dovuto sopportare, ma allo stesso tempo non voglio sprecare nemmeno una goccia di quel nettare che tanto bramavo.
Non voglio scegliere, questa contrapposizione mi uccide e finisco in lacrime gemendo su quell’uccello troppo invadente, mentre con la lingua non posso fare altro che gustare ogni sfumatura di Cristian.
Blackout.
Lo sconosciuto se ne va proprio come era arrivato.
Anche Cristian, dopo avermi dato un bacio in fronte, si congeda sparendo in bagno. Mi lasciano lì da sola con addosso una voglia di essere presa e messa al muro che solo Dio lo può sapere.
Il desiderio intenso di andare di là, aprire tutte le stanze e urlare “Vieni a scoparmi come si deve!” è davvero molto forte ma, per fortuna, non abbastanza per ...
... farlo.
Mi metto seduta, gomiti sulle ginocchia, testa fra le mani e respiro profondamente.
Non finisce qui, siamo solo all’inizio!
Non c’è più nessuno in giro, mi alzo con nonchalance anche se all’interno ho un vulcano che non vede l’ora di esplodere. Ritorno in camera, Cristian è già a letto, ma non ho nessuna intenzione di farlo dormire.
Il terzo grado sembra non funzionare e, vista l’ora, opto per avere almeno la buonanotte.
Buonanotte concessa che non delude le aspettative, ma lascia quell’amaro in bocca di non essere riuscita a scoprire niente.
La mattina successiva al tavolo della colazione siamo seduti in sette.
Non trapela nulla.
Il colpevole ha deciso di rimanere anonimo.
Dopo quella notte non ho più insistito per scoprire chi fosse; il bello di quell’avventura è proprio il fatto di non sapere chi si nascondesse sotto quella felpa. Chiunque fosse, se dovesse rivelarsi, rovinerebbe la favola che si è creata nella mia testa.
Ancora oggi, quando il pensiero rievoca quelle immagini, vengo piacevolmente scombussolata e, ogni volta che incontro una delle persone che era presente in casa, automaticamente mi si disegna un ghigno in volto.