1. Benevolenza lacrimevole


    Data: 17/08/2021, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... capezzoli si sfiorarono appena, poi Letizia si girò. Qui viene la parte più complessa per esporre il concetto, menzionare citando di due ragazze che si denudano, che si cercano, che percepiscono capezzoli irti fra le dita e labbra morbide sulle proprie, qui c’&egrave l’angoscia, l’eccitazione, l’indiscrezione, lo sbigottimento, il desiderio di sapere e l’appetito, l’intenzione, lo sfizio, avvistare come ambedue non sanno o forse non azzardano sfiorarsi, perché poi quando succede sono dita che giocano con il piacere, un benessere tante volte conosciuto, ma al tempo stesso talmente difforme, in quanto sono labbra che scivolano sulla pelle, sono soavi pizzichi su quei capezzoli rassodati dalla voglia.
    
    E’ insolitamente bizzarro, io avrei ideato che la prima ad avvicinare con la bocca la fica dell’amica sarebbe stata Molly, invece fu Letizia che digradò là come stimolata dal più dolciastro dei golosi piaceri arrivandoci lì vicina e fermandosi, perché mi squadrò come per invocarmi un’espressa concessione che io non dovevo dispensare, sennonché astutamente ci roteò circolarmente come tante volte avevamo giocato insieme, successivamente intraprese a toccarla molto presumibilmente come sarebbe piaciuto che avessero fatto a lei. Molly era incantevole, con il ventre che si muoveva in maniera armonica seguendo il ritmo dei baci della sua amica, mentre io squadravo le sue gambe che parevano come quelle di un aspide che ottiene soddisfazione da ciò che ha catturato. Il fatto era che là ...
    ... nessuno aveva imprigionato niente, perché c’erano meramente due femmina che si davano e che ricevevano, perché appena Molly iniziò venire fu un sorriso la prima cosa che notai sulle loro fameliche facce, il sorriso che ha chi esulta del piacere del compagno di giochi, la radicale contentezza di chi ha scoperto, di chi ha passato qualcosa che temeva e desiderava.
    
    Molly dalla morbidezza del corpo sembrava che avesse perso i sensi, eppure dall’espressione s’avvistava che stava beneficiando delle continue vibrazioni rimaste dentro di lei. Letizia si sollevò dirigendosi verso di me, si genuflesse e senza conversare schiuse il canovaccio, che frattanto avevo cinto in vita, il mio cazzo fuoriuscì svettante e lei si piegò per prenderlo in bocca. Anche questo lo conoscevo o avrei dovuto percepirlo, tuttavia quel giorno era come un capitolo nuovo, perché il modo in cui si muoveva, il modo in cui mi squadrava e quella luce speciale che illuminava il suo sorriso faceva il resto. Le mani si muovevano armoniosamente sul mio corpo, sulle mie gambe, sul mio cazzo percorrendolo, accarezzandolo e cospargendolo di saliva, che veniva fuori dalla bocca che in nessun caso mi era parsa in tal modo erotica, impudica e libidinosa.
    
    Quello che ho captato &egrave stato interamente forte, straordinariamente eccitante e allo stesso tempo amabilissimo, proprio lei, la femmina che parecchio avevo bramato e amato fortemente e aspettato sfrenatamente, lei, la mia compagna di giochi in ginocchio da me, ...
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