Ma che bella famiglia 3
Data: 17/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Incesti
Autore: fakku, Fonte: RaccontiMilu
... Saranno le donne a spiegarti tutto. Noi ti possiamo consigliare di bere tanto succo di frutta e prendere qualche energy drink”
“È così devastante questa festa???”
I due uomini si guardarono negli occhi e poi scoppiarono a ridere
“Oh si, molto stancante ma anche tanto appagante, vedrai” dopo questa battuta lasciammo cadere il discorso e continuammo a parlare di altro. Verso le diciannove entrammo in casa per farci una doccia, delle donne ancora nessuna traccia.
Andai in cucina a farmi uno spuntino e poco dopo mi arrivò un messaggio di Anna che diceva così: “fatti trovare per le 21 in sala, fino ad allora, per favore, rimani in camera tua, che dobbiamo organizzare per la festa. Non vedo l’ora di vederti, tua Anna”
Presi una birra e delle patatine e mi diressi in camera mia, in attesa delle 21. Una volta giunto l’orario mi diressi in sala, dove una nervosa Anna mi attendeva. Era bellissima, fresca di parrucchiere e perfettamente truccata, mi aveva lasciato di stucco. Rimasi fermo qualche secondo prima di salutarla, cosa che non fece che peggiorare il suo nervosismo
“Ti hanno strappato la lingua?” mi disse lei in modo brusco
“No, scusami, è che, wow, sei bellissima stasera” le risposi di rimando
“Sicuro??? Non è troppo eccessivo tutto questo?” disse lei indicando la messa in piega e il trucco
“Non so per cosa sia la festa, ma stai veramente bene”
“Bene, non è stata una mia idea ma sembra ti piaccia. Allora, gli altri ci stanno aspettando, li ...
... raggiungiamo?” Continuò Anna sempre con un tono di nervosismo nella voce.
Le presi una mano tra la mia e le chiesi:
“Anna ma che ti prende? Non ti ho mai vista così nervosa?”
Lei prese la mia mano e se la portò sulla guancia, in attesa di una mia carezza
“Dopo capirai, per me è un momento veramente importante, sono felice che ci sia tu con me. Adesso andiamo, li abbiamo fatti aspettare abbastanza” e così dicendo si avvicinò alla libreria che occupava buona parte della parete della sala. Una di quelle librerie vecchie, pesantissime e, ovviamente stracariche di libri. Messe le mani sotto due mensole iniziò a spingere verso l’alto fino a quando la libreria non si sollevò da terra e la poté spostare in modo da mostrare un apertura dietro il muro che dava su una scala a chiocciola.
“Procedi pure, io devo rimettere a posto la copertura” disse Anna con noncuranza.
Iniziai a scendere la scala e una volta giunto in fondo mi trovai di fronte a una nuova pesante porta di metallo. La provai a spingere appoggiandomi con la spalla contro, ma senza successo. Quando arrivò Anna le basto un fluido gesto del braccio per spalancarla.
Entrati nella sala vidi Carlo, Enzo, Giuliana e Chiara seduti intorno a un tavolo, mentre lungo le pareti della sala erano presenti sia letti che divani.
Dopo che Anna richiuse la porta ci avvicinammo a loro e notai che le donne erano vestite tutte uguali: una lunga vestaglia ne copriva il corpo non mostrando nulla di quello al di sotto. Arrivati al ...