La ragazza del mio migliore amico (capitolo 1)
Data: 09/08/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autoerotismo
Tradimenti
Voyeur
Autore: Raccontami_lu, Fonte: RaccontiMilu
... dai vestiti celava dietro di sé un gioco di complicità che era ben più intimo di qualsiasi nudità. C’era un filo invisibile che ci connetteva in quell’istante.. e il pensare che Paola fosse in auto con Mike affianco e che al contempo pensasse a me e a quel gioco che lei stessa aveva così esplicitamente architettato non faceva altro che gettare benzina sul fuoco già divampante della mia eccitazione.
Non feci in tempo a rendermene conto che la mia mano aveva già sbottonato i pantaloni e tirato giù la zip.. sentire la mia mano accarezzare da sopra le mutande il mio membro pienamente eretto era già un sollievo enorme, e quella sensazione già mi stava regalando delle scosse di piacere i quali apici sembravano essere i medesimi di quelli che avrei potuto soltanto provare con una donna al mio fianco. Era di fatti come se a toccarmi e accarezzarmi fosse Paola, la mia mano era un tramite della sua persona in quel gioco, e nel pensarlo mi abbassai anche le mutande lasciando che il mio cazzo svettasse finalmente libero fuori dalla costrizione degli indumenti. Decisi che volevo giocare, dandole la soddisfazione di vedermi totalmente alla mercé delle sue parole di poco prima. Presi il telefono e feci una foto al mio cazzo, totalmente eretto e duro come la pietra per lei, e glie la mandai.
Seguì qualche istante, tornò online e passarono un’altra manciata di secondi: “Paola sta scrivendo…” e poco dopo soltanto “online”.
Mi aspettavo un messaggio, ma non arrivò.. arrivò invece ...
... una gif.. era tornata con le gambe incrociate, la sua mano sulla coscia che risaliva e tirava su il bordo dell’abito.. poco dopo le gambe si aprirono e la sua mano sompariva sotto l’abito incuneandosi nel mezzo e subito dopo si richiudevano, dandomi l’idea che avesse appena avuto una scossa di piacere.. Avvampai
La mia mano prese a muoversi sul cazzo ritmicamente, piano nei primi secondi, ma poi accelerando subito. Avrei voluto prolungare il più possibile quell’agonia, ma mi resi conto che avevo solamente voglia di venire. Mi si illuminò nuovamente il telefono. Un messaggio di Paola “quindi? che cosa stai facendo?”, risposi “secondo te?”.. Seguì qualche istante e Paola rispose “spero tu ti stia segando, io sono un lago, quando sarò a casa scoperò Mike pensando però di avere dentro quel bel cazzo che mi hai mandato..”.
Mi stava uccidendo.. quell’essere così esplicita mi stava facendo cadere in un oblio di sensazioni e godimenti meravigliosi e intensi come poche altre cose avessi provato in passato. Un altro messaggio da Paola “voglio che vieni quando te lo dico io… adesso conterò alla rovescia, quando sarò arrivata a 0 voglio che tu esploda e ti riprenda.. voglio che ti bagni come lo sono io, voglio che mi fai vedere i tuoi fiotti riversarsi su di te e sull’auto, voglio immaginarli mentre mi riempiono… 10..”.
Mi sforzai di tenere d’occhio anche la strada che nel mentre avanzava inesorabile sotto di me come il piacere che stava ben presto per culminare nell’orgasmo. ...