1. La mammina della mia fidanzata cap. 1


    Data: 09/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... rapidamente. Eva mi piaceva, poteva diventare una faccenda seria, ma la madre mi piaceva ancora di più e non sapevo cosa potesse diventare. Capite che in quella situazione si poteva impazzire e infatti successe. E molte cose cambiarono.
    
    Cinzia rientrò in casa dopo aver salutato tutti, la festa stava per concludersi, erano le due di notte ed Eva si stava intrattenendo con gli ultimi amici. Meno male che era un sabato e nessuno all’indomani aveva granché da fare. Io seguii la mammina. La donna entrò nel grande soggiorno che dava sul giardino e da lì passò nella cucina. Non mi sentì, la suola di gomma non faceva rumore, e nessuno aveva fatto caso che ci eravamo allontanati. La vidi al banco della cucina, era di spalle e non si era ancora resa conto di essere stata seguita. Stava affettando un limone. Era deliziosa, leggermente piegata, con il culetto proteso indietro, il vestitino teso su fianchi, cosce e natiche. Bella, anzi no, bellissima, stupenda. In quel momento non decisi più io, tutto avvenne automaticamente al di là della mia volontà. Mi avvicinai a lei che continuava ad affettare il limone, le mie braccia la cinsero da dietro e le mie mani finirono sulle sue tette mentre la mia bocca si incollava al suo collo, la baciai delicatamente mentre le mie mani premevano sul suo seno. Il profumo era inebriante, il suo corpo morbido e stracolmo di curve mi facevano impazzire, il mio pene ritto premeva su quel magnifico culo, impossibile connettere. Lei fu più sorpresa che ...
    ... scandalizzata o spaventata, di sicuro sentiva il mio affare duro sulle sue natiche. Si girò verso di me e mi disse senza gridare – ma che fai? Sei impazzito? – Approfittai del fatto che si era girata per raggiungere con le mie le sue labbra, ma lei si scostò e le mie labbra finirono sulla guancia, la baciai lì. – Sì, sono impazzito. – – Ma sei fidanzato con mia figlia ed io ho più del doppio dei tuoi anni. Sei proprio pazzo. Smettila! – Non aveva alzato la voce, ma il tono era deciso. La stavo ancora abbracciando e cercavo ancora di baciarla, ma lei si divincolava. Non sarebbe stato un problema, ma sentii rumore di tacchi e la lasciai. Era Eva, era un po’ brilla e tranquillamente chiese – che state facendo? – Ero troppo frastornato per rispondere, ma Cinzia fu meravigliosa. – Stavamo facendo conoscenza e stavo preparando una tisana. Ne vuoi? – Eva sorrise. – Sì forse è una buona idea, stanno andando tutti via e magari tra mezzora potremo andare a letto. – Poi, rivolgendosi a me. – Perché non dormi qui? Se hai bevuto solo la metà di quanto ho bevuto io non è opportuno che prendi la macchina. – Guardai la mamma, era una sfinge e io non avevo ancora ritrovato lucidità. – Beh, se non creo scompiglio accetto volentieri. – Guardai di nuovo Cinzia che non sapendo come venirne fuori mi rispose – dico a Cesarina di prepararti una camera. – Poi aggiunse – io vado a letto, buonanotte. – Qualche tempo dopo presi Eva in braccio e la portai in camera sua, si stava addormentando tra le mie ...