La mammina della mia fidanzata cap. 1
Data: 09/08/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... non ero per niente timido, con le ragazze ed anche con le donne di una certa età, nonostante fossi giovanissimo avevo una certa esperienza. Avevo iniziato, anzi mi aveva iniziato una amica di mia madre, quando avevo sedici anni e lei trenta. La bella Giusy mi aveva insegnato tutto, per mesi, ogni mattina, mentre suo marito andava a lavorare io passavo ore con lei, era estate e faceva molto caldo. Per fortuna non se ne accorse nessuno, ma da quel momento in poi qualunque ragazza decidevo di avere cadeva ai miei piedi. Non ero solo bello e affascinante, avevo raggiunto con Giusy una tale sicurezza che incantava le ragazze. Successe anche quando arrivai a Bologna. Quando incontrai Eva per merito di amici comuni pensai che sarebbe andata allo stesso modo. Ma non fu proprio così, intanto mi piaceva molto più delle altre, non perché fosse più bella, ma perché si muoveva come un felino e con una eleganza innata e poi era davvero una ragazza intelligente e per la sua età molto matura. Non so se me ne ero innamorato, ma il fatto è che lei non me la dava e questo mi faceva impazzire. Eva era un misto di pudica innocenza e di perversa malizia. Eravamo arrivati anche ad andare a letto e lei si spogliava facendomi ammirare il suo corpo bianco, snello, efebico, dolce. Lo strusciava sul mio e si prendeva quello che voleva con un’ingordigia che non aveva pari, ma non si levava le mutandine. Mi permetteva di farle tutto, ma non di penetrarla. Quelle mutandine finivano per essere ...
... completamente inzaccherate sia per i suoi che per i miei umori. Infatti, alla fine se le levava, erano da buttare, o almeno da lavare, ma solo dopo che si era rivestita. – Non sono ancora pronta – mi diceva. Era vergine. Che nel primo decennio del nuovo millennio era abbastanza strano per una fanciulla stupenda. Cinzia era vedova da qualche anno e a detta di sua figlia non aveva nessuna relazione. Il ché per me era inspiegabile. Riusciva a vivere in quella bella villa facendo l’impiegata di banca grazie alla assicurazione sulla vita e alla bella pensione di suo marito. C’erano anche delle rendite date da buoni investimenti, sempre del marito, ma anche suoi, che continuavano a fruttare e rimpinguavano le entrate mensili. La bella signora si muoveva tra i giovani invitati con eleganza e fascino, quando lei parlava tutti, ragazze e soprattutto ragazzi, pendevano dalle sue labbra, era incantevole e li incantava. E mentre parlava con loro mi guardava e a volte sorrideva, anche da lontano, anzi soprattutto da lontano, sembrava che avesse qualche remora a venirmi vicino. Io ricambiavo, da lontano, i suoi sorrisi, poi lei distoglieva lo sguardo e si dedicava ad altro. Non capivo se il suo interesse era dovuto al fatto che, anche se non ufficiale, ero il fidanzato di suo figlia, o se stavamo flirtando. La figlia, fisicamente non somigliava per niente alla madre, ma sicuramente ne aveva preso tutto il fascino, ovviamente l’eleganza ed il portamento erano ancora un po’ acerbi, ma maturava ...