La saga di giuliana - in ungheria (parte seconda)
Data: 04/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Antolaro, Fonte: Annunci69
... farò passare la voglia per un po’ con una cura intensiva prima dell’incontro: non ti si alzerà nemmeno con una gru!”
Insomma, lui continua a dire di no, io, aiutata da Marie, continuo ad insistere a tal punto che Lucas alla fine non può che arrendersi e accetta di portarmi con sé.
Quasi per ringraziarlo di aver accettato il mio aiuto, allungo una mano sulle sue gambe, tocco l’oggetto del mio piacere, poi faccio scivolare la zip, entro con la mano e tiro fuori il trofeo, che già sta dando segni di apprezzare questo mio interesse.
Quindi, mentre lui procede a velocità moderata, mi chino su di lui e lo prendo completamente nella mia bocca, poi lecco la cappella e quindi do una leccatina alle sue palle. Poi mi rialzo e gli chiedo se devo smettere o se è in grado di continuare a guidare, lui mi ordina di non smettere quello che sto facendo.
Vedo Marie, che seduta dietro non può intervenire, alzarsi il gonnellino e iniziare a toccarsi.
Allora mi chino nuovamente su di lui e continuo a leccargli l’uccello diventato ormai durissimo.
Dopo qualche minuto mi accorgo che sta per venire ed accelero i colpi aiutandomi anche con la mano, poi un fiotto caldo mi schizza in gola.
Di solito non mi piace farlo, ma non voglio sporcare i suoi pantaloni, per cui decido di far cadere neanche una goccia del suo piacere.
“Beh spero proprio che tu non ti sia spompato, perché arrivati a casa voglio anch’io la mia parte” dice Marie sorridendo
Come promesso, il giorno ...
... fatidico la mattina mi faccio scopare da Lucas in tutti i modi, lasciandolo davvero senza più forze.
Nel primo pomeriggio, poi, presto molta cura e attenzione alla mia toilette, indossando una gonna con un grande spacco e una camicetta ricamata sotto la quale decido di non indossare nulla: al momento opportuno, aprirò un paio di bottoni e farò vedere all’arabo uno spettacolo che gli farà perdere la testa: purché non sia gay, penso tra me e me.
Quindi andiamo alla villa! di questo arabo: un’abitazione sfarzosa e con arredamenti al limite dell’incredibile, kitsch, qua e là, ma piena, in ogni caso, di cose ricche e costosissime.
Veniamo accolti dall’imprenditore arabo, abbastanza giovane e con degli occhi molto affascinanti, che fa gli onori di casa in modo perfetto, trattandoci con tutte le gentilezze possibili..
Dopo qualche convenevole in ungherese, del quale non capisco nulla, si siedono al tavolo per iniziare la partita.
Io mi siedo di lato vicino a Lucas, mettendomi in modo che l’arabo possa vedermi bene.
Le prime partite scorrono tranquille con vincite alternate.
Poi, improvvisamente, Lucas comincia a perdere.
Decido di entrare in azione ed inizio ad accavallare le gambe, facendo in modo che lo spacco faccia vedere quello che a un uomo di solito fa perdere la testa.
Contemporaneamente, la camicetta, sino a quel momento rigorosamente abbottonata, si ritrova, quasi per caso, aperta fino all’incavo del seno, che adesso comincia da essere generosamente ...