Il prezzo della sottomissione (parte 1)
Data: 23/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti
... fresca”.
Giorgio rise.
“Sei sempre il solito porco, comunque, anche io ancora la guardo con desiderio”.
Rimasi a guardarlo mentre ripresi a sorseggiare la mia birra, dopo avere fatto “cin” col suo bicchiere di vino.
Fu Giorgio a proseguire, come se rispondesse ad una domanda che, però, non gli avevo fatto, ma che poteva sembrare essere stesa nell’aria dopo avere assistito al loro incontro e a quel bacio sulle labbra.
“Sai, è iniziato tutto qui, in questo bar, a questo stesso tavolo”.
Rimasi in silenzio e lo osservai, dandogli modo di cercare le parole che sapevo avrebbe fatte uscire.
“Simona era seduta accanto a me, bella da morire, eccitante da paura. Dal lato del tavolino dove stai tu c’erano Franco e Giovanna”.
Feci un cenno affermativo per fare intendere che sapevo di chi stesse parlando.
“Erano, e sono tuttora, una coppia forte, nel senso di unita e complice. Loro se lo potevano permettere”.
Era un suo vizio andare avanti col discorso ma sapevo che avrebbe rimesso le parole in fila.
“Ci narrarono di una loro avventura. Erano sposati da alcuni anni, ancora innamoratissimi ma, si sa, il corpo e le voglie sessuali hanno sempre bisogno di nuove energie, nuovi stimoli. Ne parlarono a lungo ed individuarono una modalità di divertimento condivisa. Avrebbero, assieme, cercato un uomo che soddisfacesse sessualmente Giovanna, ma lo avrebbe dovuto fare davanti a Franco. Lei si eccitava moltissimo ad essere il giocattolo sessuale di un altro uomo ...
... davanti al marito. Traeva piacere dalla propria umiliazione nel dover servire sessualmente un estraneo alla coppia, ma anche nell’umiliazione del marito, costretto a vedere la propria moglie usata da altri”.
“Immagino non abbiano fatto fatica a trovare il tipo in questione. Anche Giovanna me la ricordo bella”.
“No, infatti. Non so dove lo trovarono, ma dissero che si trovavano bene e si eccitavano. Il tipo in questione, come lo hai definito tu, per loro era equiparabile ad un giocattolo sessuale, era lo strumento per eccitare loro due, la coppia. Lei si faceva trombare e il marito si segava davanti a loro, magari dopo avere chiesto il permesso al tipo in questione”.
Vedevo che stava riordinando i pensieri e attesi che continuasse.
“I nostri amici non avevano separato le esigenze del corpo da quelle dell’anima. Il tipo in questione, conscio di tutto, aveva lo scopo di rinsaldare la loro complicità con giochi diversi, piacevoli anche per lui. Questa avventura non li divise, ma li unì. Si creò anche un rapporto con questo tipo, che, al di là dell’uso sessuale di Giovanna, divenne quasi loro amico. Il gioco era forte, la sottometteva, la usava, la umiliava, la denigrava, la frustava anche, davanti al marito costretto in ginocchio a vedere la schiena di Giovanna che si segnava sempre più”.
“Cosa c'entra questo con voi?”
“Centra che qui è iniziato il nostro errore, che subito non riconoscemmo. Simona si eccitò all’idea di essere usata ed umiliata. L’idea della frusta ...