L’innocente Cappuccetto Rosso e il Lupo Cattivo
Data: 23/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu
... mani, libidinosamente, il mio corpo da adolescente. Le mie acerbe, deliziose tette, furono oggetto delle sue palpate, i miei capezzoli turgidi furono strizzati. Mi leccava tutta, in particolare, ricordo che indugiò sulla roseola anale, provocandomi gradevolissime sensazioni. Il professore si dedicò infine con cura meticolosa a quella delizia, a quel dolce burro fuso che fuoriusciva dalla mia vagina di ragazza, quasi di bambina, dalle delicate grandi labbra contornate da una bruna peluria. Era un porco, anzi un Lupo mannaro cattivo che stava divorando sessualmente Cappuccetto Rosso, che io impersonavo. Con occhi sognanti, abbandonata sul letto a braccia aperte, in atteggiamento arrendevole e sottomesso, bramavo che lui disponesse completamente del mio corpo che, nudo e indifeso, si offriva come primizia alle sue voglie oscene di possesso. Mi allargò le cosce: ero pronta, pur scossa da brividi, per essere chiavata. Si posizionò accuratamente un profilattico sul cazzo, mentre io osservavo ammaliata la scena, sempre più impaziente; si buttò su di me. Schiacciata dal peso del professore che mi immobilizzava i polsi, iniziai ad essere penetrata. Il suo eretto, durissimo uccello, si fece strada piuttosto irruento nella mia figa e mi fece male da principio: mi sentii lacerare, bruciare ma rimasi silenziosa trattenendo a stento un urlo; poi lentamente, lubrificata dagli umori e dal sangue del mio imene violato, il piacere prese il sopravvento. La mia fighetta si dilatò al ...
... passaggio di quella massa di carne, la abbracciò contraendosi su di essa. Sentivo un calore ardermi dentro e diffondersi dal basso ventre a tutto il corpo. Il mio piacere si estese al perineo, ai recettori sensitivi anali. Mi sembrava tutto irreale, ero come avvolta in una nuvola, in un sogno fantastico, in trance, travolta in quella mia prima estasi. Ero ad occhi chiusi e ripetevo fra gemiti e ansiti: – Si. È così bello, ancora, ancora…..stupendo….meraviglioso… – urlai – scopami più profondamente, ti prego non fermarti. Ero infine stata ammessa al meraviglioso mondo di una completa, gratificante sessualità e il sangue che segnava l’addio alla verginità, si mischiava agli umori vaginali. Lui, dopo un tempo che non saprei definire, venne urlando con il pene scosso da spasmi di godimento. La mia soddisfazione fisica era stata piena, ma al fondo persisteva un retrogusto amaro per l’assoluta assenza di una componente affettiva. Il professore, ottenuto ciò che aveva fortemente voluto, ora desiderava mettersi in sicurezza, evitare possibili complicazioni. – Giorgia, ci siamo proprio divertiti, non trovi? È stato un rapporto consenziente che tu stessa hai incoraggiato e provocato….ricordi sicuramente. Non ti ho certo obbligato e se tu non ti fossi concessa fino a travolgermi – e qui sta la mia debolezza – non sarebbe successo proprio nulla. Infine so che hai raggiunto, anche se di poco, la maggior età. Conserveremo sempre questo segreto fra noi, un piacevole, meraviglioso segreto. ...