L’innocente Cappuccetto Rosso e il Lupo Cattivo
Data: 23/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu
Ero carina, ma la mia timidezza e l’insoddisfazione per il mio aspetto fisico – peraltro ingiustificata, – il perfezionismo che mi faceva rilevare mille difetti e mi rendeva scontrosa non incoraggiavano gli approcci dei ragazzi nei miei confronti. Il mio moralismo derivante da un’educazione un po’ rigida faceva il resto. Così le mie pulsioni di adolescente che si avvicinava ad essere donna, rimanevano frustrate. Sognavo quel momento in cui mi sarei data completamente fra le braccia di un ragazzo. Ma al momento rimanevano sogni e a parte qualche bacetto rubato, nulla. In preparazione all’esame di maturità per perfezionare un rendimento scolastico già soddisfacente, decisi in coppia con una compagna di scuola di prendere qualche lezione privata a domicilio. L’insegnante, un quarantenne di gradevole aspetto, un bell’uomo, insomma. Notai ben presto che guardava in maniera particolare, con un’attenzione che andava al di là di una preoccupazione didattica. Frasi buttate qua e là, qualche contatto o sfregamento apparentemente casuale. La cosa, se mi turbava, al tempo stesso mi incuriosiva e mi attirava, come una falena lo è dalla luce. Nel mio letto una notte che fantasticavo sul sesso con lui e quasi senza averne intenzione, le dita si affacciarono alla mia fessura e la esplorarono facendomi provare un piacere inedito. Tale pratica mi accompagnò da allora e nella mie fantasie il professore era spesso protagonista. Ma mi rendevo conto che una relazione del genere sarebbe stata ...
... riprovevole ed io soprattutto sognavo un giovane principe azzurro e relegavo tali fantasie erotiche in un cassetto dove si rinchiudevano pensieri inconfessabili. Qualche giorno prima dell’appuntamento per la solita lezione, la mia compagna mi comunicò che per quel giorno avrebbe avuto un impegno. Telefonai al mio insegnante per disdire la lezione; lui insistette per svolgerla egualmente. – No, conviene riprendere le ultime cose, con la tua amica recupererò in seguito. Sapevo che saremmo stati soli, visto che la compagna del professore era impegnata tutto il giorno fuori città – non l’avevo mai vista, infatti – e la cosa mi destava una certa ansia, ma capivo che la mia fantasia aveva galoppato troppo. Arrivai trafelata a casa del professore direttamente da scuola, dopo aver mangiato un panino in un bar. La lezione si svolse normalmente tanto che io ridevo dentro di me delle mie fantasie, vogliose e timorose ad un tempo. Ma durante una pausa che di solito ci si prendeva – e in cui mi offriva una bibita e qualche dolcetto, – diresse la banale conversazione che solitamente seguiva averso argomenti piuttosto piccanti, scabrosi. Nel frattempo mi si strusciava addosso sempre più intraprendente e i toccamenti si facevano più audaci – Hai un ragazzo Giorgia? Hai fatto mai sesso? – N…no. Rise beffardo. – Ma dai, non ci credo…..un bel bocconcino come te! Le domande imbarazzanti con cui mi incalzava produssero un forte senso di calore accompagnato da una sudorazione evidente. Lui non perdeva ...