1. Non poteva dirmi di no...


    Data: 20/07/2021, Categorie: Etero Autore: skizzoinfoiato, Fonte: Annunci69

    ... di 58 anni con un fisico scolpito che sembrava di marmo, glabro… mi fece bagnare all'istante.
    
    Dopo una mezz'ora di navigazione alla massima velocità arrivammo nella sua baia preferita, una baia piccola, circondata da vegetazione e irte pareti, insomma irraggiungibile via terra.
    
    Eravamo soli, e non ci mettemmo molto a tuffarci in acqua e a giocare in modo infantile per un bel po', ma io desideravo di più da quella giornata, e risalita mi andai a sdraiare sul prendisole a prua.
    
    “piccola se non ti metti la crema di brucerai!”, mi disse Andrea raggiungendomi con in mano un flacone.
    
    “grazie me la spalmeresti te?” lo implorai slacciandomi all’unisono il reggiseno, sotto i capezzoli erano marmorei e mi dolevano contro il materassino, il cuore sembrava un martello pneumatico tanto veloce batteva.
    
    Le sue mani non tardarono a poggiarsi sulle mie spalle e scendere più in giù sempre con minor energia, come se stessero esplorando ogni centimetro della mia pelle, ed io proprio così mi sentivo: esplorata.
    
    Il tocco divenne sempre più lento e avvolgente, scendevano e salivano, come in una danza, fino a sfiorare il pezzo sotto del costume.
    
    “Ti si stanno arrossando le gambe!”
    
    E cercando di simulare un tono di voce rilassato e quasi addormentato gli chiesi di provvedere, ma dentro di me c’era una tempesta in piena regola, una tempesta di desiderio e passione che non vedeva l’ora di manifestarsi in tutta la sua potenza.
    
    Sussultai più volte sotto l’incedere di ...
    ... quelle mani grosse pesanti, calde che con fare esperto accarezzavano le mie gambe, ora le cosce. Quasi venni, quando con dolcezza me le allargò per poter spalmare meglio la crema anche all'interno. Le mani si muovevano libere sulla pelle unta dalla crema arrivando quasi all’ inguine.
    
    Feci sobbalzare i glutei un paio di volte chiedendogli se fossero arrossati quanto le gambe, sapendo che tale movimento non avrebbe potuto lasciarlo indifferente.
    
    Si dovette schiarire la voce prima di rispondermi, lo percepii chiaramente dandomi il coraggio di osare di più.
    
    Con rapidità slacciai i fiocchi dello slip ai alti del bacino che alzai altrettanto velocemente consentendomi di sfilarlo di lato.
    
    Non dovetti chiedere, Andrea mi schizzo entrambe le natiche di crema e inizio a palparmi, si il termine giusto è proprio a palparmi di gusto il culo, non a spalmarmi al crema, mi afferrava i glutei allargandoli tanto da esporre non solo il mio roseo fiorellino posteriore ma anche far capire che la mia farfallina era depilata.
    
    Mi stava solleticando sempre più, ora scorrendo sulla mia schiena, ora divaricando le mie natiche, oppure passando, di quando in quando la mano o le dita nel solco fino alla mia rosellina. Era talmente bello che stava diventando una tortura dovevo, volevo godere.
    
    Mi girai trovando a poca distanza la sua bocca lì, vicino a mia disposizione incollandomi ad essa per placare almeno nello spirito quei bollori che avrebbero voluto esplodere.
    
    Mi fermai giusto in ...
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