1. Non poteva dirmi di no...


    Data: 20/07/2021, Categorie: Etero Autore: skizzoinfoiato, Fonte: Annunci69

    Quell’estate i miei genitori accettarono di passare l’estate assieme ai loro cari amici Andrea e Matilde, e mai la potrò scordare, questi i fatti di oltre 30 anni fa.
    
    Mi chiamo Chiara avevo 22 anni, compiuti da poco, avevo sempre visto quella coppia di amici dei miei genitori come quella che dalla vita aveva avuto tutto, e che per un’ingenuità di mio padre, che non ebbe la prontezza di credere nella genialità del suo amico e diventarne socio.
    
    Ciò non sciupò la loro amicizia, ma aumentò negli anni un mio senso di gelosia, anche verso Matilde, una donna che poco aveva di fascinoso, sul bassino e pienotta, vestiva sempre con poca cura al contrario di Andrea, che era sempre vestito di tutto punto.
    
    Oltretutto Andrea era pure un figo da paura, alto 1,85 magro, con i capelli, negli anni diventati brizzolati, era ancora più affascinante.
    
    E lo desideravo per togliere a Matilde quella parte di felicità che sentivo mancarmi.
    
    Fu d’inverno mentre venne a recuperarmi ad una festa che gli dissi che doveva smettere di tingersi i capelli, e quell’estate quel capello mosso e brizzolato faceva risaltare ancor di più il suo sguardo intenso dato da due grandi occhi blu.
    
    I giorni passavano e io ero sempre più insofferente, annoiata e carica come un fucile perché a casa, separata da una parete sottile non potevo soddisfare le mie perenni voglie.
    
    Scoprii origliando che tutti erano propensi ad andare a vedere una mostra d’antiquariato, i miei sono mercanti di mobili d’epoca, ...
    ... dovevo coglierli in contropiede.
    
    A cena esordii che ancora Andrea non ci aveva portato a fare un giro sul “satisfection” suo tanto declamato motoscafo, e i giorni della vacanza stavano volgendo al termine, facemmo un mini crono programma e nei giorni seguenti non sarebbe stato possibile, ma la mostra non potevano perderla, mostra che interessava molto pure Matilde, così fu deciso proprio da loro, che Andrea mi avrebbe portato in barca e gli altri sarebbero andati alla mostra.
    
    Il giorno seguente ci alzammo prestissimo, tanto che gli altri dormivano ancora, e appena raggiunta la barca salpammo. A largo, impostato il pilota automatico mi portò a fare un giro sottocoperta. Un albergo a 5 stelle aveva lo stesso lusso, cucina , tre camere con bagno privato, un salotto enorme… mi illustrò la mia cabina dove potevo cambiarmi.
    
    “non ne ho bisogno, ho il costume sotto!” e slacciato dal collo feci scendere lungo il mio corpo il tessuto che raccolsi da terra, chinandomi in avanti a gambe tese. Fu un gesto lento e misurato, il mio fisico è bello quanto il suo, sono alta 1,76 magra addominali leggermente scolpiti da anni di palestra, le gambe sode, e certo il mio lato B era da paura, facendo sbavare più di qualche mio coetaneo e non solo.
    
    Il costume verde brillante risaltava sulla mia carnagione imbrunita dal sole, nel girarmi lo sorpresi con lo sguardo imbambolato, e a fatica, si affrettò a girarsi chiudendosi in camera per mettersi il costume.
    
    Quanto era bello Andrea, un uomo ...
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