Il buio non mi spaventa
Data: 21/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... Peccato per la musica, ahimè la radio dell’albergo non funzionava e la TV avrebbe fatto troppa luce. In attesa del suo arrivo, ripensò a quanto era stato ridicolo uscire da casa curando ogni dettaglio del proprio aspetto, in fondo si stava preparando a un incontro al buio.
Lei era ormai giunta al casello dell’autostrada e soltanto quando lui le disse di percorrere la strada laterale fino in fondo, capì rapidamente che si sarebbero visti in quel famoso albergo, dove cento volte era passata davanti, senza sapere che in nessun caso sarebbe diventato un luogo indimenticabile dei suoi ricordi. Mille pensieri passavano veloci nella sua mente: più volte, probabilmente si chiese se fosse sicura di quello che stava facendo, in fondo non sapeva nulla di lui. E se si fosse trattato d’un maniaco? Se avesse mandato un amico? Se la foto non appartenesse realmente a lui? Innumerevoli pensieri le sconquassavano la mente turbandogliela, eppure dopo essersi sentita un po’ come una puttana d’alto livello nel varcare l’ufficio dell’accettazione e chiedere della stanza duecentodieci, fu sul punto di tornare indietro che giunse davanti alla porta chiusa. Fin dall’inizio lei gli aveva detto che amava giocare e andare fino in fondo, non poteva certo mollare proprio adesso, nonostante tutto infine bussò. Il bagliore del corridoio fece contrasto con il buio totale che si trovò davanti, entrò timidamente e la porta della stanza si richiuse immediatamente. Al presente due sconosciuti erano ...
... insieme in una camera d’albergo e non riuscivano a vedersi:
‘Hai la stessa voce come al telefono’ – disse lui, per rompere inizialmente il ghiaccio.
‘Bevi, ho preparato un cocktail di benvenuto per noi due’ – aggiunse, porgendole il bicchiere.
Lei aveva perso totalmente quell’aria sensuale e provocante da troia di classe, che aveva saputo dispensare al telefono e sembrava piuttosto un agnellino impaurito. Lui capì, che la scena immaginata del prenderla contro il muro, era un ricordo ormai lontano e mentre chiacchieravano del più e del meno distesi sul letto, fu sul punto d’accendere la luce per porre fine al suo disagio e al suo manifesto fastidio. All’improvviso lei salì cavalcioni sul suo corpo e iniziò ad accarezzarlo, si chinò per fargli sentire tutta la dolcezza delle sue labbra e la perfezione delle sue splendide tette, il cui profilo fu l’unica cosa che lui riuscì a distinguere in quell’incredibile e straordinaria notte. Fu una sensazione piacevole per entrambi, ritrovarsi pochi minuti dopo nudi e uniti in un miscuglio di dolcezza e di sensualità, che a volte non si raggiungono nemmeno dopo anni di complicità.
Dopo averla baciata e stimolata dappertutto con la sua lingua morbida, che sapeva muoversi con dolcezza su tutto il suo corpo, lui si perse per un quarto d’ora fra le sue gambe, alternandosi fra il clitoride e le labbra della sua pelosissima fica, senza riuscire più a distinguere a chi appartenesse ciò che sentiva colare sul suo viso. Per un attimo gli ...