1. Il buio non mi spaventa


    Data: 21/05/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Appariva ed emergeva, anzi, rassomigliava a una storia come tante, una di quelle che ogni giorno compaiono spuntando immancabilmente nelle chat. Lui era abbastanza brillante ed estroso da sapersi abilmente distinguere risaltando adeguatamente con il suo approccio fra i cento messaggi che quel nome d’arte femminile riceve non appena entra in rete, lei viceversa, intenzionalmente allettante e provocante nell’attirare seducendo quelli come lui, definendosi perfino inarrivabile, addirittura irraggiungibile e persino sensuale in quel ‘recinto’, dove si hanno solamente poche righe di spazio per potersi convenientemente raccontare rivelandosi.
    
    Quando all’epoca cominciò quell’amoreggiare via computer, quello stare davanti a una tastiera e a un video, che poco alla volta sembra addossare assumendo in ultimo i variegati contorni d’una persona irresistibile e travolgente, lui certo non poteva capire né immaginare che prima del suo sguardo avrebbe conosciuto la sua pelosissima fica bagnata. In tal modo, per alcuni giorni, quegli attimi rubati ai pomeriggi di lavoro, quella finestra che s’apriva volutamente sul computer, sembrava solamente il coinvolgente, l’intrigante e lo stuzzicante ripetersi di momenti già vissuti da entrambi. Fu così, in effetti, anche quando lei gli lasciò il suo numero di cellulare, accompagnandolo con la sua soave voce in un viaggio in automobile verso una regione lontana, il sentimento e la sintonia della chat non erano mutati, all’opposto, le loro voci ...
    ... carnali però fortemente sensuali costituivano per entrambi un cenno, un richiamo ben presto d’appagare e da placare.
    
    Infatti, tra un’innocente chiacchierata e l’altra, fu con iniziale ed estrema naturalezza che si cominciò a parlare con immediatezza di fantasie libidinose e di visioni erotiche altamente indecenti, lubriche e spinte. Lei, a casa sul letto, si stava bagnando al solo pensiero delle parole che lo sconosciuto le diceva, felice nello stesso tempo di sentirgli dire che anche il suo cazzo nel frattempo era cresciuto ed era diventato durissimo sotto i pantaloni nel buio dell’autostrada. Già, il buio, perché fu proprio l’astrusa e tenebrosa oscurità uno degli argomenti cui si arrivò, ricordando l’interessante emozione provata nel sentire mani sconosciute, sfiorarlo nell’oscurità d’un privé in una notte indistinta ormai lontana, e lei nel confessare che poche settimane prima era rimasta incuriosita e vivamente intrigata dal racconto d’un uomo in chat, rivelatosi poi troppo più grande di lei per approfondire che immaginava di sfiorarla toccandola al buio. Fu così che lui per provocarla in maniera appropriata le ripeté:
    
    ‘Allora lo faremo senz’altro, io e te, contaci’.
    
    Qualche giorno dopo decisero ritenendosi entrambi piuttosto graziosi di scambiarsi un paio di foto via mail, per intuire se il proprio metro di giudizio valesse anche proporzionatamente per l’altro. Ambedue superarono l’esame a pieni voti, in quanto per più d’una settimana le innocenti e smaliziate ...
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