Transinferno
Data: 11/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu
... svegliare nel cuore della notte: sudavo freddo e volevo il cazzo di Cassio. Fortunatamente riuscii a riprendere sonno. Mi calmai solo al primo cliente della giornata a cui regalai due ore del mio tempo per la misera cifra di 50 euro. Venne 3 volte nel preservativo e, fortunatamente, alla terza lunga inculata, venni anche io con un grido liberatorio. Il cliente era così entusiasta che mi chiese di uscire insieme tipo fidanzatini, attirato dalla mia gabbietta stretta, ma declinai l’invito cercando solo un po’ di tranquillità. Fu infatti un vero inferno. E così continuò la mia vita da prostituta. Il culo lo vendevo bene, i clienti impazzivano quando vedevano la gabbietta, però spesso diventavano violenti. Vedere quella gabbia, il mio cazzo depilato, la mia arrendevolezza, suscitava in molti un atteggiamento prevaricatore e prepotente. Finivo quindi per prendere botte, essere preso a sputi in faccia da perfetti sconosciuti. I vicini ormai fingevano di non conoscermi e io facevo altrettanto. Le entrate erano buone ma avevo il culo in fiamme. Ne parlai anche con Dany e si mise a ridere mentre mi guardava impomatarmi l’ano che bruciava. Eravamo diventati ottimi amici anche se credo le servissi soprattutto per scaricare la tristezza e la delusione del suo rapporto amoroso. Infine decisi di darmi al 100% verso la prostituzione e sdoganai definitivamente i pompini con ingoio, la mia grande dote imparata grazie ai lunghi e pesantissimi insegnamenti di Cassio. Raramente infatti trovavo ...
... cazzi di quella portava, uno su cento, quindi me la cavavo benissimo e con meno problemi. Un bel pompino con ingoio mi toglieva tanti problemi: i clienti godevano, erano scarichi, meno invasivi. Anche quelli che non si accontentavano erano poi più malleabili e riuscivo a soddisfarli senza difficoltà. Tutto sommato, a eccezione della gabbietta, dalla quale però riuscivo a fuggire godendo con un cazzo che m’inculava, le cose andavano benino. Riuscivo a mettere parecchi soldi da parte e guardavo al futuro con un po’ più di ottimismo anche se l’amore non corrisposto di Cassio mi lasciava con un senso d’angoscia sotterranea pervasiva che a volte mi scatenava incontrollabili attacchi di panico. Una volta spompinai un negro dal cazzo enorme, anche più di Cassio, davanti a Dany. Durante una delle sue crisi con Sergio, che ormai sembrava succube della sua nuova fiamma, e la invitai a dormire qualche giorno da me. Era bellissima nonostante ormai avesse perso quel sembiante virginale che aveva ai tempi della nostra relazione. Inoltre a quel tempo era vergine mentre adesso, da quello che diceva e da come si comportava, sembrava esser diventata una vera puttana. Continuava a chiedermi del mio diario ma voleva di più. Pretese di guardarmi con un cliente. Io timidamente chiedevo a tutti e parecchi rifiutavano sospettando chissà cosa, ma il negro acconsentì e mi stuprò la bocca. Mi diede un brivido succhiare quel cazzo enorme, più nero di quello di Cassio, mentre Dany mi fissava divertito. ...