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Transinferno
Data: 11/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu
... vestiti si bagnarono ma il suo seno contro il mio petto era una bella sensazione anche se,improvvisamente, il cazzo aveva smesso di funzionare. Lei non se ne accorse. ‘ti ho pensato tanto da quando ci siamo incontrati. Non mi interessa cosa hai fatto con quel frocio, ho letto un libro di psicologia e ho capito che sei un feticista o uno a cui piace farsi dominare. Sergio non è un uomo geloso, lo sa che sono giovane e che desidero i miei coetanei. Leccami i piedi.’ comandò d’improvviso. Mi guardava in modo strano. Mise il piede sul bordo della vasca. Io mi inginocchiai senza guardarla e le baciai il piede bagnato. ‘succhia l’alluce alla tua Signora Daniela.’ disse indicandomi l’alluce con l’unghia lunga dell’indice. Incerto mi accostai all’alluce e lo infilai in bocca fingendo di farle un pompino. Era molto più piccolo rispetto al cazzo di Cassio ovviamente e la scena mi sembrava un po’ ridicola: lei era una figa, ma in quel momento mi sentivo imbarazzato. ‘vieni seguimi!’ ordinò poi. Imbambolato mi trascinò nella camera da letto e mi fece sdraiare saltandomi sopra. Avvertii sopra di me numerose gocce d’acqua colpirmi in viso direttamente dai suoi capelli. ‘non possiamo più essere fidanzati, io devo sposarmi con Sergio ma possiamo essere amanti’ anzi no, io la tua padrona e tu il mio schiavo. Farai tutto quello che ti chiedo, mi pulirai il bagno come facevi con quel frocio vero?’ continuava lei mentre mi si strofinava addosso. Cerco d’infilarmi la mano nei pantaloni ma ...
... riuscii a sottrarmi. ‘asp’ aspetta Dany’ Signora Daniela. Un attimo.’ ‘cosa c’è non mi desideri?’ ‘si certo, aspetta.’ Mi svincolai e le finii tra le gambe iniziando a leccarla. Non avevo leccato molte fiche nella mai vita. Non ero proprio capace. Ero specializzato in cazzo ormai e la fica mi sembrava abbastanza molle come esperienza. Mi impegnai ma Dany non gradiva. Dopo un po’ mi costrinse a risalire, mi baciò a forza spingendomi la lingua in bocca. ‘ti pagherò per essere il mio schiavo sessuale.’ mi sussurrò con voce roca all’orecchio. Quindi mi spinse giù supino e mi slacciò i pantaloni. Cercai di fermarla ma non ci fu verso, mi tirò giù le mutande e si bloccò sorpresa a fissarmi il cazzo completamente moscio. Ci fu un lungo momento di silenzio. Lei si alzò d’improvviso e corse via in bagno singhiozzando e chiudendosi la porta alle spalle. Io restai disteso per un istante indeciso sul da farsi. Il mio cazzo era morto. Dall’interno del bagno sentivo Daniela che piangeva. Mesto e triste mi rivestii e me ne andai. La filippina mi diede un po’ di succo d’arancia prima che uscissi. Non sentii Daniela per un bel pezzo. Con Juanita le cose andarono diversamente. Per cominciare volle vedermi a cena in un ristorante dei Parioli. Ero un po’ nervoso perché l’esperienza con Daniela mi aveva sotterrato moralmente. Ormai il mio cazzo era flaccido a meno che non pensassi a Cassiopea. Solo con l’immagine di lei, del suo sguardo, del suo corpo, del suo cazzo duro, dell’odore’. ...