Transinferno
Data: 11/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu
... guardarla così. In fondo era la mia fidanzata, ero fiero di essere la sua troia anche se ero cosciente che ci fosse qualcosa di sbagliato nella mia sottomissione estrema. La sera prima era uscita con le amiche per festeggiare la partenza. Non mi aveva voluto tra i piedi. Quando Juanita, Maria e le altre erano arrivate a prenderla a casa, mi guardò severa e mi indicò il bagno. ‘pulisci el bagno, amorre. Se torno e lo trovo sporco ti prendo a calci nel culo.’ minacciò scandendo bene le parole. ‘noi usciamo a fare un po’ le troiette.’ aggiunse poi ridendo e facendo ridere tutte le altre. Umiliato abbassai lo sguardo e non dissi nulla. Juanita, ultima a uscire, non vista mi scoccò un bacio mentre Maria, l’unica donna biologica del gruppo, mi disprezzava talmente tanto da far finta di non vedermi. Ero rimasto quindi dentro casa a guardare la tv dopo aver pulito tutto. Avevo dovuto anche fare la sua valigia e controllare che biglietti e documenti fossero pronti. Era trascorsa così la mia ultima notte con lei. Quella mattina aspettammo il taxi in strada dove tutti gli uomini si girarono a guardarla. Le donne che ci passavano vicino, invece, guardavano prima lei e poi me con aria disgustata. Io facevo finta di nulla. Sul taxi fu durissima con me. Incurante del tassista che ascoltava, mentre l’auto imboccava la tangenziale est, cominciò a sciorinare i miei doveri. ‘non deve lasciare casa sporca o combinare qualche casino. Se torno e trovo che non hai pulito bene te prendo a frustate ...
... sul tu culo, Fabietta.’ Il tassista mi lanciò un’occhiata dallo specchietto retrovisore. ‘se si rompe qualcosa ricomprala.’ ‘ma Cassio’ mi hai lasciato senza soldi, come faccio?’ ‘cazzi tuoi, Fabietta. Trovate un lavoro. Sei rimasto con migo due anni senza fare un cazo, è tiempo che te dai da fare, troia.’ Ero davvero umiliato. Era parecchio che non mi trattava così. Ci soffrivo. Mi venne quasi da piangere. Allungai una mano per toccare la sua ma lei me l’allontanò con un colpo. ‘ho pulito, ti ho fatto da schiava” cercai di dire a bassa voce ma lei mi fece cenno di fare silenzio. ‘hai fatto la mia troia, Fabietta. Niente di melio di quello che dovevi fare.’ mi disse chiedendo al tassista se poteva fumare. Quello rispose di sì ma che avrebbe dovuto abbassare il finestrino. Parlava un italiano quasi perfetto quel giorno. Si accese una sigaretta mentre il vento le scompigliava i capelli. ‘e non farte venire in mente de tradirmi. Mira me bene negli occhi!’ ordinò avvicinandosi col viso al mio. ‘si scopro che te sei scopato qualche altra putana come te, te mato, entiendes?’ Si accostò il dito alla gola e mimò il gesto di tagliarla. Rabbrividii. ‘ma Cassio lo sai che amo solo te.’ dissi sottovoce. ‘cosa?’ ‘amo solo” ‘più forte, Culorotto!’ gridò facendo sghignazzare il tassista che aveva capito bene come stavano le cose fra noi. ‘amo solo te Cassio!’ gridai. ‘e poi?’ ‘no scoperò con altre troie come’. Come me.’ aggiunsi ancora diventando rosso mentre dallo specchietto potevo ...