Transinferno
Data: 11/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu
... decise. E più mi opponevo più diventava irremovibile dalla sua decisione di marchiarmi. Ovviamente non avevo voce in capitolo e, per farmi capire bene il mio posto, decise intanto di farsi infilare la mia lingua nel culo mentre pensava ai particolari. Così mentre si smanettava il cazzo moscio e io le infilavo la lingua più che potevo nello sfintere, lei prese il telefono e chiamò l’amico tatuatore che già avevo conosciuto. ‘hola Marco que tal? è tardi, si, tutto ok? Sai pensavo di marchiare Fabietta. Si, Fabietta, la mia troia, el mio ragazzo, te lo ricordi?’ Ascoltavo con interesse anche se avevo paura. Dentro di me sapevo che qualcosa del genere sarebbe successo prima o poi. Mi aspettavo però un tatuaggio piuttosto che un marchio. Qualche volta ne avevamo anche parlato di farmi fare un tattoo. Avrebbe voluto farmi scrivere -Proprietà di Cassiopea- poco sopra al cazzo depilato, oppure ‘troia- sul culo, ma poi avevamo lasciato cadere il discorso. Stavolta mi era apparsa più determinata quindi, qualche giorno dopo, quando il negozio era chiuso, mi portò da Marco il tatuatore. Non ricordo molto, mi misero a pecora su una poltrona e non vidi granché. Mi prepararono bene una chiappa e notai soltanto il disegno che assomigliava a una specie di grossa C. frignavo un po’ ma lo sguardo di Cassio mi teneva incollato alla poltrona. ‘poi te pago di là con una bella spagnoleta e t’inculo pure!’promise lei all’amico e lui fu tutto contento per la transazione. Il dolore fu forte ma ...
... non così terribile come mi sarei aspettato. ‘adesso tu eres de mia proprietà erragasso!’ mi sussurrò dopo aver riempito il culo di Marco. Quella notte fu particolarmente eccitante per lei e mi scopò come non faceva da tempo. Mi faceva male la bruciatura e avevo un po’ di febbre ma a lei non importava. Mi scopò forte e mi venne nel retto impedendomi di andare a scaricarmi. Volle dormire tutte la sera abbracciata e, la mattina dopo, mentre le preparavo la colazione nudo con un grosso cerotto sul culo, mi diede una delle peggiori notizie della mia vita. ‘amorre mio, fra una settimana yo parto.’ Mi crollò il mondo addosso.
La mattina della partenza Cassio era pronta. Si guardava nello specchio del bagno tirato a lucido. Era vestita alla grande. per me una vera Dea. Non l’avevo mai vista così ma forse era solo la consapevolezza della sua imminente partenza a farmela apparire tanto desiderabile. Vestiva una minigonna nera strettissima che le arrivava appena sotto i glutei. Se non avesse avuto gli slip a tenere fermo il cazzo asinino probabilmente la cappella le sarebbe uscita da sotto l’orlo. Portava dei sandali col tacco alto a spillo e un top che la lasciava scoperto l’ombelico e metteva in risalto le tette, anche merito di un reggiseno di pizzo fin troppo piccolo. I capelli erano piastrati e lunghi, dando un tocco femminile al volto appena mascolino. Trucco per occhi e bocca volgare e pesante completavano l’opera. Nonostante la tristezza per la partenza ero eccitatissimo a ...