Transinferno
Data: 11/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu
... sempre Fabietta, Culorotto, Rottainculo. Ormai quelli erano i miei nomi, anche quando c’erano le sue amiche che, proprio come lei, si rivolgevano a me con gli stessi appellativi. ‘Culorotto vai a prendere il polpettone.’ mi comandò il mio amore a cena a casa nostra, davanti a Juanita, una sera. Io mi alzai. Ero vestito da donna e Juanita si era complimentata. Mi mangiava con gli occhi. L’idea di avere uno schiavo, anzi una schiava come me, l’esaltava. Lei non aveva mai avuto un amante tanto devoto quanto me a Cassio e un po’ ci invidiava. Cassio mi metteva così in mostra e, quando portai il polpettone dal forno al piccolo tavolo che avevamo messo in corridoio perché non avevamo una vera sala da pranzo, Juanita mi tastò platealmente il culo. Cassio scoppiò a ridere. Io non dissi niente ovviamente. ‘spogliati, Rottainculo.’ Obbedì immediatamente e gli occhi di Juanita non mi abbandonarono un attimo. ‘mira como te guarda Juanita.’ mi fece notare. ‘forse dovrei venderti a lei.’ Juanita scoppiò a ridere dicendo qualcosa in spagnolo che non capii. ‘ma Cassio” ‘che c’è, troia?’ ‘io amo te” Scoppiarono a ridere entrambe. Io ne fui mortificato e rimasi nudo, la testa china, mentre l’odore di polpettone permeava l’ambiente. Mi attirò a sé, mi fece inginocchiare vicino alla sua sedia e mi accarezzò la testa dolcemente. ‘bravo il mio erragasso.’ ‘ti prego Cassio non vendermi. Io ti amo, farei di tutto per te.’ ‘lo senti, Juanita? Che brava schiavetta che ho, brava Fabietta.’ ...
... ‘non abbandonarmi, farei di tutto per te Cassio.’ continuai a pregarla con le lacrime agli occhi. Quella frase mi aveva sconvolto. In fondo non era così grave ma aveva ferito la mia parte più sensibile. E femminile. ‘shhhh, tranquillo.’ disse poggiandomi un dito dall’unghia laccata di rosso fuoco sulle labbra mentre Juanita mi fissava sorpresa per le lacrime e Cassio, invece, mi guardava curiosa.
Ma il fatto più eclatante di quel lungo periodo accadde una sera. Avevamo appena scopato, o meglio Cassio mi aveva fottuto il culo dopo avermi costretto a spompinarla a lungo mentre guardava una puntata del Grande Fratello in tv, quando le venne un’idea nuova. ‘che ne piensa, Fabietta, si te marchio el culo?’ chiese con un ghigno massaggiandosi il pacco. Le palle le aveva vuote, aveva sborrato almeno due volte con un paio di clienti, poi c’era stato il mio lungo pompino, ero sicuro fosse soddisfatta, eppure l’idea la stava solleticando. E quando mi guardava così sentivo il buco del mio culo diventare umido. Strani scherzi mi faceva l’immaginazione. Effettivamente, pensandoci bene, senza che me ne rendessi conto, ultimamente Cassio aveva cambiato le proprie abitudini e aveva cominciato a sborrare anche coi clienti, non riservando più a me solo questo piacere. Cosa stava succedendo? Visto che non rispondevo perso in quei pensieri lei si prese il cazzo in mano e, sebbene fosse moscio, me lo sbatté davanti al viso come a mimare una strana danza. ‘no Cassio dai” ‘si invece, puttanella!’ ...