1. Transinferno


    Data: 11/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu

    ... vedere l’uomo che mi fissava divertito. ‘brava Fabietta. Si me fai incazare te costringo a fare un pompino al signore, quindi ahora chiude la bocca e non romperme il cazzo!’ Così passai il resto del viaggio in silenzio. Arrivati all’aeroporto portai la valigia fino al desk e poi verso i controlli mentre tutti ci guardavano. Quando arrivò alla fila per i controlli, si girò verso di me e, senza guardarmi direttamente, mi diede due baci sulla guancia e fece per andarsene. ‘Cassio? Ma’ ma’ almeno i soldi per il taxi” ‘vaffanculo puttana, tornatene a piedi. Poi ci sentiamo. Ciao amorre.’ disse dura, durissima, a voce alta, attirando su di noi l’attenzione di tutti quelli intorno. Mi sentivo annientato come non accadeva da tempo. Dov’era finita tutta la dolcezza? L’amore? Era ancora la mia fidanzata o solo la mia padrona, la mia tiranna? Guardandola andar via, assieme alla malinconia di vederla partire, provai l’ennesima erezione guardando quel culo, quelle gambe muscolose, quelle tette muoversi con così tanta forza e potenza. Ma più di tutto immaginavo il suo grosso cazzo a riposo sotto la minigonna. Cercai un bagno e mi segai. Venni immediatamente. Era ricominciata la mia vita da single.
    
    Tornato a casa due ore dopo, facendo un giro assurdo tra trenino, metro e autobus, la trovai stranamente vuota e triste. Mi mancava Cassio eppure una parte di me era contenta: finalmente riacquistavo la mia libertà. Niente più botte, pompini infiniti, umiliazioni’ anche se, negli ultimi ...
    ... mesi, era stata incredibilmente dolce per i suoi standard. E poi, a pensarci bene, mi piaceva tutto quello che Cassio mi aveva fatto. Forse in quel momento, ciò che rimpiangevo di più era proprio l’inizio della nostra storia, quando era più spietata, un po’ come lo era stata quella mattina in taxi. Non resistevo più: al pensiero di Cassio e della sua autorevolezza su di me, mi venne un’altra erezione prodigiosa, quindi presi dal cassetto una delle sue mutande che aveva lasciato e mi masturbai fino a inzupparle. Cassio mi perseguitava anche quando non c’era. Anzi col passare dei giorni divenne peggio. All’inizio pensavo di godere della nuova libertà ma presto mi fu stretta. Passavo le giornate senza far nulla. Non avevo però soldi e dovevo rimediare in qualche modo, così cercai di darmi da fare. Non avevo studiato e non sapevo fare nulla, solo pompini e farmi inculare e leccare un buco di culo, quindi di competenze ne avevo poche. Mi trovai qualche lavoretto ma i soldi non bastavano mai. Lasciai andare casa in malora senza più pulire ma, nonostante tutto, non ce la facevo coi soldi. Per sentirmi meno solo, visto che non avevo più amici, decisi di mettere internet a casa: un’altra spesa. Almeno potei cominciare a chattare. E poi mi serviva per contattare Cassio in Sudamerica. Quando una mattina si presentò un tizio alla porta che voleva l’affitto della casa per conto della società gestore del condominio, mi venne un colpo. Quei soldi proprio non li avevo. Sapevo che non potevano ...
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