1. Transinferno


    Data: 11/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu

    ... pompata afferrandomi per i capelli mentre io, sottomesso, emettevo versi animaleschi, mugolii e conati di vomito. Quella notte decise che avrei dovuto dormire col suo cazzo moscio in bocca, quindi dormii con la etsta fra le sue gambe, vicino alle sue palle. Ero sfinito e mi addormentai subito. Di fronte agli estranei, di solito, Cassio mi trattava bene, da innamorata. Anche se la gente ci guardava un po’ stranita e in alcuni posti preferivo andare da solo, come all’ufficio postale o in qualche negozio. Diciamo che Cassio attirava l’attenzione. Spesso usciva vestita in maniera molto sexy eppure, nonostante gli accorgimenti, a causa dei muscoli e dell’altezza e anche di alcuni dettagli del volto, era facile intuire come non fosse una vera donna ma un trans. Era anche molto alta eppure metteva sempre tacchi altissimi col risultato che io le arrivavo poco sopra la spalla. Le tette erano quasi sempre in bella mostra con top striminziti mentre sotto, quando non metteva le minigonne che evidenziavano le gambe muscolose, portava leggins attillatissimi che, spesso, lasciavano anche intravedere il voluminoso pacco. Non avevamo auto né moto, quindi spesso si usciva in taxi o autobus. Soprattutto su questi ultimi si verificavano situazioni davvero umilianti, con lei che mi baciava l’orecchio, mi afferrava la bocca e mi tirava a sé per limonarmi, mi palpava l’uccello strizzando con la mano la patta dei jeans. A volte si mise anche a litigare con qualche moralizzatore che ebbe da ridire ...
    ... per la sua mise. Ma in fondo ero contento. Il possesso che esercitava su di me mi mandava su di giri. Mi piaceva appartenerle e, se me lo avesse chiesto, le avrei fatto un pompino sul sedile dell’autobus, davanti a tutti. Le cose più spinte, però, avvenivano in casa. Ormai il mio ruolo di serva, sguattera e pompinara era consolidato. Dormivamo sempre assieme, spesso abbracciati. A volte, nella notte, mi prendeva per i capelli e si faceva spompinare un po’. Spesso il suo cazzo sapeva di sudore e piscio ma per me era il sapore più buono del mondo. Qualche volta le leccavo anche i piedi ma non amava particolarmente quella pratica preferendo sempre che leccassi il cazzo e i suoi grossi coglioni. Comunque quella era la routine. Ero anche diventato un bravo cuoco anche se, ormai, cucinavo spesso vestito tranne quando era particolarmente arrapata o qualche volta quando voleva far vedere alle sue amiche quanto fossi troia. Le sue amiche erano trans o comunque prostitute donna, una novità recente visto che, fino a qualche mese prima, di donne non ne frequentava. Soprattutto una di queste, una venezuelana di nome Maria, mi era rimasta particolarmente impressa ma cercavo di dissimulare il mio interesse per paura delle conseguenze. Era alta e bionda tinta, molto femminile. Davanti a Maria cucinai nudo varie volte e Cassio la invitò più volte a colpirmi con la cucchiara di legno sul culo, ma quelli erano giochi divertenti, il dolore quasi nullo. Anche davanti a Juanita, una sua amica trans, ...
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