Transinferno
Data: 11/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu
... ‘bravo, bravo.’ sussurrò Cassio carezzandomi teneramente una guancia, per poi mettermi una mano sulla testa e darmi il ritmo della pompata. Quella notte le cose cambiarono ancora. Cassio si fece succhiare per quasi un’ora di seguito. Alla fine non sentivo più i muscoli della bocca e le ginocchia mi facevano malissimo. Mi inculò per ore e venne 5 volte in tutto. Dovetti subire in tante posizioni diverse: a pecora, con la testa nella tazza del cesso, a smorza candela, piegato in due come una sdraio. All’alba ero distrutto nel mio letto. C’erano macchie di sborra dappertutto, sborra di Cassio, non la mia: sul cuscino, le coperte, per terra, su di me; per non parlare di come era ridotto il bagno. Non pensavo che un cazzo di un essere umano potesse sborrare così tanto. L’odore era fortissimo e impiastricciava tutta la stanza. Avevo lividi, striature, graffi e morsi ovunque. Prima di andare a dormire per godersi il giusto riposo, Cassio mi diede un ultimo ordine: ‘per domani voglio vedere tutto pulito, entiendes troia?’ Senza aspettare la mia risposta se ne andò in camera sua lasciandomi solo.
In seguito tentati di recuperare il rapporto con Daniela. I primi giorni provavo troppa vergogna poi, pian piano, trovai il coraggio. Le mandai decine di sms, arrivando a supplicare Cassio per una ricarica. Rubai persino dei soldi alla mia aguzzina per spedirle un mazzo di rose rosse. Nulla. Cosa pensava di me? Oscuri pensieri affollavano la mia mente nelle notti insonni mentre l’odore di ...
... sborra mi perseguitava nonostante le molteplici docce, nonostante usassi un forte colluttorio dopo ogni ingoio. ‘è inutile che ti lavi tanto: la sborra ti è entrata in testa.’ mi canzonava Cassio tranquilla carezzandomi la guancia. Arrivai a chiamare i nostri vecchi conoscenti, addirittura Fabrizio, colui che mi aveva ficcato in quel casino. Fu una dura prova: sapeva qualcosa della mia situazione? Non importava. Chiamai tutti, perfino i miei genitori, ma tutti mi diedero la stessa risposta: Daniela non ne voleva saper più nulla di me. Tra pompe, sborra, inculate e umiliazioni varie che caratterizzavano ormai la mia vita, tentai per settimane di supplicare Dany per un incontro. Mentii, feci false promesse di redenzione, mi prostrai virtualmente per strapparle un incontro, uno solo per vederla un’ultima volta. Fu tutto inutile. Rispose solo dopo tanto tempo, con un sms freddo e laconico. E lì capii che mai più ci sarebbe stato qualcosa fra noi. Ero morto per lei. Quando lessi quel messaggio mi sentii male. Cassio mi sentì piangere e accorse. Mi carezzò i capelli e lesse il display del cellulare: Sei un frocio di merda. Dimenticami.
Il tempo passò e le cose cambiarono lentamente. Cassio divenne più dolce. Mi picchiava di meno nonostante serbasse un contegno severo, altero ed esigente. Come cambiava in fretta la mia vita! Anche la schiavitù ‘ era ormai chiaro com’ero diventato uno schiavo per Cassio ‘ era cambiata. I ritmi si modificarono lentamente e gli stupri, ...