Transinferno
Data: 11/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu
... pavimento stando ben attento a non bagnare gli stivali della mia dolce ragazza. Non osai alzare lo sguardo ma avvertivo i suoi occhi fissarmi. ‘brava puttanella. Visto cara? Fabietto fa tutto quello che yo le dico. Es muy bravo, economico, una vera colf. Y non solo, vero Fabietto? Sapessi cosa facciamo ancora’ non crederai che me tenga un bel pischello come lui solo per pulirmi casa, vero Fabietto?’ Annichilito non replicai, il mio cervello aveva smesso di pensare. Ero lì in ginocchio, lo sguardo basso, senza tentare di coprirmi, senza ribellarmi, senza far nulla. A quelle parole, però, ebbi una feroce erezione. ‘mira cara? vedi? Basta parlare e subito se eccita. Bene, allora vediamo di soddisfarlo!’ Cassio si abbassò le mutande rivelando il suo cazzo asinino, scuro e piegato verso l’alto, svettante verso di me. Dany gridò: ‘basta!’ e cercò d’andarsene, ma Cassio la trattenne. ‘e no linda. Vuoi denunciarmi? Y alora mira quant’è frocio el tu uomo.’ replicò Cassio tenendola in bagno, chiudendo la porta e schiacciandola in un angolo. Io rimasi inerte ad attendere. Sulla lingua avvertivo già il sapore della sborra. Sempre tenendo la cinghia in mano, Cassio abbassò la tavoletta del water e sedette togliendosi le mutande. Mi fece voltare verso di lei e, senza troppi complimenti, mi spinse la testa in giù. Dany, dietro di noi, fissava la scena disgustata. Cominciai leccandole le palle a lungo mentre lei si godeva il trattamento. ‘mugola!’ mi ordinò. Cominciai a emettere dei ...
... piccoli lamenti vergognandomi come un cane. Eppure sentivo d’esser sul punto di godere. ‘o dio, o dio.’ mormorava Dany dietro di me dopo ogni risucchio. Anche lei era rimasta impressionata dalla cappella di Cassio. Finalmente venne il momento di mettermi in bocca quel mostro e fu allora che cominciò un lunghissimo pompino, nel corso del quale dovetti più volte tentare di ingoiarlo fino alle palle senza mai riuscirci. Non so quanto durò. Dany piangeva, io piangevo e mugolavo, Cassio rideva godendo. D’improvviso Dany saettò verso la porta, la spalancò e uscì di corsa. Cassio non si mosse. Io, invece, con un barlume di volontà mi alzai per andarle dietro. ‘fermo, troia!’ gridò Cassio. Mi voltai e vidi i suoi occhi fiammeggiare. In quel momento era bellissima: assisa sul cesso, mezza stravaccata, la pelle mulatta, i muscoli in tensione, il cazzo enorme, dritto e lungo, bagnato dalla mia saliva, la cinghia in mano, pronta a colpire. Mi bloccai. ‘torna a qui!’ ordinò indicandomi il cazzo in tiro col dito indice. Fissai fuori dalla porta del bagno e sentii Dany che armeggiava col chiavistello d’ingresso; avevo pochi secondi per scegliere. ‘lei non è più per te. Lei cerca veri maschi, non froci succhia-palle.’ sussurrò Cassio quasi con dolcezza. ‘vieni qui.’ ripeté. Con le lacrime agli occhi, sentii la porta di casa aprirsi, uno spiffero di freddo, quindi sbattere chiudendosi dietro di lei. Avevo perso Daniela. Per sempre. Mesto tornai indietro verso il cesso. M inginocchiai. ...