1. Transinferno


    Data: 11/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu

    ... avrei dovuto denunciarla anch’io tanto tempo prima. Ormai era tardi. Rimasi lì imbambolato dinanzi la mia ragazza, nudo, a singhiozzare dalla vergogna. Lei mi squadrava fredda, imbarazzata, nervosa. Sentii Cassio armeggiare qualche minuto in camera sua. Dany aprì bocca solo una volta. ‘perché?’ chiese disperata. Al che non ressi e abbassai lo sguardo. Fissare il pavimento dinanzi le difficoltà stava diventando un’abitudine ormai. Eppure il peggio doveva ancora venire. Non penso di aver mai raggiunto un grado così basso nella mia autostima, neppure negli anni che seguirono, quando la mia personalità, schiacciata sempre più da Cassio, raggiunse abissi di perdizione e follia. La metà della mia vita, la mia dolce metà, mi fissava con uno sguardo misto fra schifo, paura, tensione e pietà. E Cassio tornò armata di due cinture legate assieme, fatte per creare una specie di barbara frusta. Quando la vidi mi ripresi in fretta. Senza parlare, prese la rincorsa e fece saettare la lingua di cuoio che andò ad abbattersi sul mio fianco sinistro, carezzandomi la schiena e finendo sul culo. Strillai di dolore saltando in aria mentre un segno rosso mi marchiava la pelle. Dany mandò un grido strozzato dalla paura. ‘a terra, porco! A terra!’ gridava Cassio indicando il pavimento ai suoi piedi, mentre scoccava un’altra staffilata, mancandomi d’un soffio. Senza più pensare a Dany, capitombolai a terra fra le sue gambe. Cassio mi respinse con un piede. Il tacco mi lasciò un segno rosso sul ...
    ... petto, quindi mi beccai altre due staffilate che lasciarono un segno rosso su petto, braccia e cosce. Rotolai a terra in preda al dolore come stessi eseguendo uno strano balletto. Dany guardava esterrefatta. ‘e ahora priendi lo stracio e pulisce ‘sto casino!’ ordinò Cassio con un leggero accento romanesco. ‘fai vedere alla tua fidansata cosa facciamo quando siamo soli en casa.’ Mi rialzai in ginocchio cercando di non pensare al dolore. Provavo male dappertutto: ginocchia, braccia, gambe, culo. Ma anche nell’animo. Quell’umiliazione mi stava annientando. Mi accorsi che avevo cominciato a piangere e non riuscivo a fermarmi. ‘povera Fabietta.’ mi canzonò Cassio alzando la cintura per colpirmi ancora. Strizzai gli occhi, presi lo straccio e cominciai a pulire l’acqua caduta in terra come fossi nato per far solo quello. Lei si fermò senza colpirmi. ‘brava Fabietta.’ Dany fissava impietrita e io non avevo più il coraggio di alzare lo sguardo. Tenevo gli occhi bassi sui loro stivali. ‘pulisci lì. Asciuga là.’ ordinava Cassio facendo dondolare la cintura finché, dopo 5 minuti buoni di quell’umiliazione, si accosciò e mi indicò proprio il pavimento ai piedi di Daniela con un dito. ‘ora qui.’ ordinò. E io ubbidii. ‘ti prego Cassio. Basta ti prego, ti supplico.’ sussurravo, ma non c’era nulla che potessi fare per farla smettere. ‘pulisci qui.’ indicò il pavimento fra le scarpe di Dany con un dito dalla lunga unghia laccata di rosso. Mi avvicinai e, frignando come una bambino, asciugai il ...
«12...141516...48»