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Mia moglie Elena 3 – Patrizia
Data: 07/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: LucasLu, Fonte: EroticiRacconti
... “beh... allora dovresti controllare… magari vinci la scommessa”. Non risposi. Chiusi la porta, la presi per la mano trascinandola nel mio ufficio. Mi sedetti sul divano e fissandola negli occhi le dissi di farmi vedere se avevo ragione. Con aria titubante si liberò prima delle scarpe, poi senza mai staccare gli occhi dai miei sfilò il top liberando due tette di tutto rispetto. Erano solo leggermente più piccole di quelle di Elena, ma la giovane età e faceva sembrare ancora più morbide, sormontate da due piccoli capezzoli rotondi che svettavano duri come il legno. Poi passò alla minigonna, che con un movimento rapido le arrivò ai piedi. Non indossava intimo la troietta. Era completamente rasata come piaceva a me. Finito lo spogliarello rimase ferma in silenzio mentre la osservavo. Mi alzai ed iniziai a squadrarla girandole attorno. P: “Quindi? Secondo te hai vinto la scommessa?” chiese. Non risposi subito. La osservai ancora per qualche istante. Mentre ero dietro di lei senza farmi vedere sbottonai i pantaloni e liberai il mio cazzo che, ovviamente, era già durissimo. “Dipende” risposi, “dipende da cosa farai te ora” Si voltò e vide il mio cazzo svettare fuori dai pantaloni. Rimase imbambolata ad osservarlo per qualche istante. “Oddio che cazzone cha hai” e si inginocchiò subito prendendolo in mano. lo segava piano piano osservandolo attentamente. Nel mentre io mi stavo tolsi la camicia e con un movimento veloce sia le scarpe che i pantaloni, ...
... rimanendo nudo davanti a lei. Iniziò a baciarlo, prima delicatamente solo sulla punta, poi più avidamente. Mentre lo segava se lo infilò tutto in bocca facendolo sparire. Il lavoro di lingua era da maestra dei pompini. La feci andare avanti per una decina di minuti così. Tutte le avventure dei giorni precedenti mi avevano dato una resistenza fuori dal comune. La sollevai e la presi in braccio facendola poi sedere sulla scrivania. Le aprii le gambe e mi fiondai con la lingua sulla sua figa. Era un lago. Il suo sapore era buonissimo. Lei con le mani mi teneva la testa bloccata tra le sue gambe spingendomi ancora di più verso di lei. Iniziai a solleticarle prima le labbra e poi il clitoride con la lingua, simulando poi la penetrazione. Mi strinse ancora di più proprio mentre raggiungeva un primo orgasmo che riversò tutto nella mia bocca. Senza darle un secondo di tregua le feci appoggiare la schiena sul tavolo, presi il cazzo e lo strusciai sulla sua figa. Una, due, tre volte. Poi con un colpo di reni lo affondai dentro di lei che lasciò partire un piccolo urlo e venne per la seconda volta nel giro di pochi istanti. Presi a pomparla come un pazzo. Sollevai le sue gambe poggiandole alle mie spalle e tenendola per il seno le davo colpi sempre più forti. Patrizia raggiunse altre 2 volte l’orgasmo. Quando sentì che anche io ero prossimo a sborrare senza fare una piega disse “prendo la pillola”. Mi aggrappai ancora meglio ai suoi seni ed aumentai ancora il ritmo. ...