Quel che è fatto è reso 1 - Racconti Erotici

Quel che è fatto è reso 1

La rituale festa di fine anno al Liceo è un’occasione mondana, in qualche modo obbligatoria, di compresenza tra studenti, insegnanti e genitori; è noiosa come tutte le feste rituali e Rolando, avvocato di grido, si ammorba, come sempre; è intervenuto perché sua moglie Ofelia insegna nel Liceo e non perde occasione per farsi bellissima, lei che è senza dubbio la più bella e desiderata del Liceo, ed ama farsi corteggiare da adulti e ragazzi.

I giovani sono scatenati al ritmo dei balli in voga; gli adulti formano capannelli vari; Rolando capita accanto a Norma, una signora decisamente bella, ben fatta, elegante nel portamento, nell’abbigliamento, nei modi; ne è affascinato da almeno cinque anni, quelli che ha passato nel liceo suo figlio Virgilio, un diciottenne non certamente brillantissimo ma atletico e prestante, che sua moglie segue con particolare passione, senza un perché.

Ogni volta che si incontrano, necessariamente alla festa di fine anno, l’avvocato è portato istintivamente ad ammirare la giovane vedova e ad immaginarsela appassionata amante; dalla moglie ha saputo che insegna in un altro Istituto ed è morbosamente attaccata al figlio, frutto di un grande amore e di un matrimonio stroncati dal cancro ancora in giovane età; in quel momento, la sente particolarmente vicina, perché ha la sensazione che sua moglie si sia persa nella passione per il ragazzo.

Quando il complesso attacca i lenti, è chiaro che i due, Ofelia e Virgilio, stanno approfittando del ballo ...

... per limonare quasi vergognosamente davanti a tutti; Rolando è livido dalla rabbia, Nora gli prende una mano e gliela stringe, forse senza sapere nemmeno perché, forse per solidarietà nel dolore; lui ricambia la stretta e si accosta di più, fino a sentire sul braccio un seno sodo ed invitante e, contro l’anca, un fianco statuario che guarderebbe volentieri con libidine al naturale.

I due si allontanano verso una porta; li seguono senza dirsi una parola; li guardano da lontano baciarsi e accarezzarsi vogliosamente il corpo; lei gli sta ‘prendendo le misure’ del fallo da sopra al pantalone; lui le sta strapazzando con una mano, il seno florido mentre ha infilato l’altra sotto la minigonna e la sta masturbando, evidentemente; lei si sposta bruscamente, quasi si rendesse conto solo allora dell’enormità di quel gesto in quel posto; tornano in sala.

Rolando coglie al volo Ersilia, una giovanissima collega di sua moglie, di cui Ofelia ha spesso deriso la passione immensa che ha per lui, al punto da dichiarare che le basterebbe andarci a letto per sentirsi soddisfatta.

“Ciao, amore mio segreto … “

“Non picchiare su questo tasto, ti prego, io non scherzo quando dico che ho una passione smodata per te; ai miei occhi, sei l’uomo ideale per una sessione d’amore; quindi, non prendermi in giro … “

“Ritieni una presa in giro se ti invito a cena, stasera?”

“Se non stai giocando coi miei sentimenti, tu mi inviti a cena ed io ti offro il dopocena fino a notte fonda.”

“Okay; ...