1. Io e Andrea. Capitolo quattro


    Data: 02/07/2021, Categorie: Trans Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti

    ... testa.
    
    Dammi tutto le dicevo e lei rispondeva artigliandomi i glutei e attirandomi a se, ed in quel gesto tratteneva il respiro e sbiancava, mentre sentivo la punta del cazzo schiacciarsi nella sua pancia. La scena sembrava assumere toni ai limiti della violenza e non si trattava esattamente di quello che volevo. Pensai toccasse a me smorzare un po’ le tonalità rallentando progressivamente il ritmo e la profondità della penetrazione. La accarezzai a piene mani al viso, scendendo lungo il corpo fino a spostarle la mano che appena mi muovevo, portava a coprire il piolo pallido e pulsante. Ti darò tutto me stesso le dissi, come tu stai dando tutto di te, questo sarà il mio patto d’amore e se sarò carente in qualche modo, me lo farai notare.
    
    Ridussi sempre più il ritmo finché non sentii nuovamente lo sfintere stringermi l’asta. Si era talmente spanato che rimaneva aperto anche se estraevo gran parte del membro. Anche Andrea si stava calmando, abbandonandosi alle carezze e rispondendomi con la stessa dolcezza. Le spostai la mano che ostinatamente voleva nascondere l’ingombro tra le gambe, tentò di resistere ma fui determinato e mentre la accarezzavo mi posizionai per offrirci un sessantanove canonico. provò ancora a resistere e dissentire sostenendo che non fosse il caso ma comprese la mia determinazione, (sottolineai che se dovevamo dirci e darci tutto, non c’erano alternative), si abbandonò.
    
    Così come lei iniziò a leccare e succhiarmi il cazzo, mi imbattei in quella ...
    ... salsiccia dura e pulsante, dall’incarnato chiaro, (sicuramente dovuto allo scarso utilizzo). Aveva il profumo di lei e forse per l’emozione, presentava una lacrima trasparente nel piccolo occhio al centro della testa. Chiusi gli occhi e dopo qualche leccata per saggiarne il sapore, iniziai a succhiarlo, dapprima in maniera sicuramente maldestra, in seguito, seguendo le manovre che lei riservava a me, valutai il successo delle mie azioni ascoltando gli sfoghi di piacere emessi dall’amata.
    
    Impari presto disse, alzandosi a sedere pur mantenendo le carezze sul calore eccitato della pistola accennando a leggeri colpi di sega. Ma non è esattamente quello che mi aspetto da te e stendendosi di lato, mi presentò le terga per essere penetrata in quella posizione; il tutto senza staccarsi mai completamente da me, riusciva sempre a mantenere il contatto anche nei cambi di posizione. Continuava ad accarezzarmi e sembrava non esserci mai soluzione di continuità in ogni movimento. Scivolai tutto nel suo corridoio caldo percependo quel piacere che sembra non finire mai e pur così pieno e profondo che sai già ti mancherà ancor prima di finire.
    
    In quella posizione ci baciammo pur con qualche equilibrismo, ma sembrava non esserci modo che ci impedisse di darci tutto l’uno dell’altra. Andrea era una rivelazione sotto tutti i punti di vista e quando lo sguardo casualmente cadde sulla mensola sopra l’armadio, dove campeggiava una sveglia digitale dai numeri giganti, mi venne l’ansia. Lei se ne ...
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