Io e Andrea. Capitolo quattro
Data: 02/07/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti
Io e Andrea. Capitolo quattro.
La notte mi svegliai più volte, il sonno leggero per l’eccitazione generale che permeava ogni mia fibra, accelerava tutti i meccanismi biologici. Ogni risveglio imponeva che stessi qualche minuto in contemplazione di Andrea che mi dormiva beatamente vicino. Non si era mossa dalla posizione iniziale fino alle cinque del mattino. Va detto che ci saremo addormentati alle tre; mi sono svegliato due tre volte per sentire il suo respiro sommesso e ammirarne il volto nella penombra della stanza dove filtrava la luce dell’insegna dell’albergo. Mi beavo per la sua presenza e fino alle nove mi svegliai più volte a guardarla ancora ed a ringraziare il mio Dio per quel dono.
Alle dieci Andrea si svegliò e la volli coccolare facendole portare la colazione a letto; giocando e scherzando finché mangiò! Avrei voluto fossero così tutte le mattine le dissi; alzò lo sguardo e mi invitò a baciarla. Lo feci a modo mio, quello che io chiamavo da sempre limonare, incollati con le labbra a leccarsi la lingua invadendo alternandola, la bocca dell’uno e dell’altra. Mi piaceva tutto di lei e glielo dissi, rimembrando la sera prima ed il resto della notte trascorsa. È stata un’esperienza notevole anche per me, rispose. Sarà il nostro inizio, ma devi sapere tutto di me prima di continuare, poi deciderai.
Cosa dovevo aspettarmi? Del resto era stato un salto nel buio, avevamo trasformato un incontro occasionale in una storia pazzesca. Lei aveva ingoiato tutto lo ...
... sperma del pompino fatto ad uno sconosciuto ed io ero partito per la tangente con un transessuale. Sono un uomo privo di qualsiasi barriera in campo sessuale; per me, come descritto da un famoso sociologo degli anni cinquanta, il sesso è la più elevata forma di comunicazione. Detto questo però, l’uscita di Andrea qualche perplessità me la stava creando. Decidemmo di prenotare il ristorantino sul mare, quello a pochi metri dal bagnasciuga con il pavimento costituito da un immenso acquario popolato da pesci colorati. La sola proposta le fece brillare gli splendidi occhi neri.
Se ti va ci racconteremo tutto di noi le dissi. Sorrise annuendo e si chiuse in bagno per prepararsi. A me sembrava già bellissima così e Andrea vedendo dietro l’abbozzo del mio sorriso una smorfia interrogativa tornò verso di me con quel passo molleggiato anche a piedi scalzi. Mi prese entrambe le mani e facendomi indietreggiare fino a sedermi sul letto, si inginocchiò tra le mie gambe e con gli occhi sui miei disse: amato mio, io sono una donna speciale, il mio desiderio ed il tuo per essere soddisfatto abbisogna di un particolare trattamento cui devo attendere prima di giacere con te. In altre parole mi devo pulire per essere pronta a darmi tutta a te senza timori. Sic! Non mi era venuto in mente, avrei dovuto pensarci, per quello contrariamente alle mie esperienze femminili, al mattino appena svegliata non avevamo fatto l’amore.
Mi lasciò lì, con un sorriso ebete stampato in faccia e ritornò in ...