1. Io e Andrea. Capitolo quattro


    Data: 02/07/2021, Categorie: Trans Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti

    ... dovrà durare l’intera settimana, finché non potrò nuovamente incontrarti, anche se il solo pensiero mi manda in crisi fin d’ora. La lasciai fare non so per quanto, tentando in più occasioni di dissuaderla dal suo “LOOP”. Fu lei a decidere di smettere, sedendosi sul suo trono, semplicemente spostando il nastrino di raso nero del tanga e facendomi entrare per piccoli step tra i massicci caldi e sodi dei glutei.
    
    Era strettissima, ci volle un bel po’ di su e giù per farlo entrare. Lo sguardo orientato sul mio, ma apriva e chiudeva gli occhi con quell’espressione di estasi che assumeva, man mano che si impossessava di quella parte di me che aveva la fortuna di entrare in lei. Si, uso questo linguaggio perché avrei voluto entrarci tutto, tanta era la smania di possederla o esserne posseduto! Darsi e ricevere era un gioco che sentivo sempre molto forte quando facevo l’amore, ma con Andrea era vivo più che mai. Quando si sentiva chiaramente lo scroto saltare sui glutei ogni volta che si sbatteva fino in fondo, emetteva un lamento e impallidiva.
    
    Ti voglio diceva, anche se non so quanto potrò durare, ma voglio essere tutta tua, voglio che non pensi e non tocchi altro che me. Non potevo stare fermo un solo minuto in più! La girai mettendomi sopra e divaricate le gambe a braccia aperte, la penetrai avendo cura di mantenere la posizione che mi permettesse di non lasciare fuori nemmeno un millimetro di carne. Mi chinai a baciarla, ma era totalmente concentrata a darsi, ed a quello ...
    ... mi dedicai poggiando le gambe sulle spalle per poi divaricarle alternandone la posizione, spingendo piano nella penetrazione fino a percepire quel suo sospiro quando sentivo che spingendo non potevo progredire se non spostando in alto i visceri, costringendola a trattenere il fiato.
    
    Amavo guardare il suo corpo arrendevole ed il volto trasfigurato nella bellezza per il piacere, mi accarezzava le braccia e si contorceva per darsi tutta. Ti voglio tutto mi diceva anche se mi sento “Impalata”, va bene perché voglio essere tutta tua, sei tanto amore!. Non mi era facile pensare una cosa simile, non l’avevo sentita molte volte dalle mie amanti, anzi, spesso si lamentavano che facevo loro male e dovevamo sospendere anche bruscamente il coito lasciandomi pieno di sensi di colpa. Andrea mi stava dando tutta se stessa e volevo essere all’altezza dandole tutto quello che potevo, come lo voleva.
    
    Provai ad aumentare il ritmo appoggiando le gambe sulle spalle, diminuendo la profondità della penetrazione e lei si abbandonò a commenti eccitanti; dai amore scopami, voglio tutto di te, allargami e sfondami che ne possa sentire il dolore ed il piacere per tutta la settimana. Dai amore fammi tua con tutto te stesso, non potrò fare a meno di te, dammi tutto! Era così presa che sudava e si leccava le dita con cui poi strizzava i capezzoli. Mi mandava fuori giri, iniziai a succhiarle gli alluci, alternandoli come se fossero piccoli cazzi. Se questo eccitava me, portò lei completamente fuori di ...
«1...3456»