La cinquecento amaranto
Data: 20/05/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69
Lina guida con gli occhi fissi sulla strada. La osservo mentre nervosamente mi muovo a piccoli scatti sul sedile del passeggero, azzurro e blu scuro.
Non sono abituata ad andare in automobile,meno che mai se a guidare è una ragazza, anche se in questo caso, è la mia migliore amica.
La conosco da quando eravamo bambine, i nostri genitori erano a pigione in due piccoli bilocali che si affacciavano su di un ballatoio, lei è di un solo anno più grande, abbiamo giocato da bambine e condiviso tutte le nostre avventure di giovani donne, fino ad ora.
Ai tempi di Mussolini andavamo alla domenica vestite da piccole italiane alla parata che si teneva nella piazza principale, facevamo tutto il percorso tenendoci per mano, fiere nel nostro vestitino nero.
Poi terminate le elementari tutte e due a lavorare, la guerra era finita da poco, la miseria non mancava.
Io da una sarta, che mi ha insegnato a tagliare e cucire vestiti, lei da una parrucchiera.
Ora i tempi sono cambiati, ho un piccolo laboratorio in un magazzino che un mio parente mi ha permesso di usare, taglio e cucio camicie, biancheria maschile, vestiti da lavoro per cameriere e donne di servizio.
Lei con i soldi che la madre ha guadagnato in tempo di guerra con la borsa nera, ha aperto un negozio da parrucchiera.
Ha i caschi e tutta l’attrezzatura, le vasche per lavare i capelli, le poltrone per le clienti in attesa.
Guadagna bene, ha persino preso due ragazzette a darle mano, e con i primi soldi si ...
... è comprata, dopo aver preso la patente la Cinquecento.
E’ di un bel colore amaranto, con il tetto apribile marrone scuro, e le ruote con la fascia bianca.
Quest’anno per la prima volta andremo al mare, da una mia zia che ha una pensione in riviera, in un paesino vicino a Savona.
I pochi che conosco che hanno raggiunto il mare, lo hanno sempre fatto con il treno, è la prima volta che si sente dire, di due ragazze che con la macchina si avventurano verso una meta lontana.
Ci siamo fermate lungo un fiume, la strada è costeggiata da boschi di castagni e querce, ho vomitato a lungo, come sempre soffro il mal d’auto, o come si dice “patisco la macchina”.
Sono passati un paio di camion, e gli autisti vedendo due ragazze sole, hanno suonato il clacson, uno si è anche affacciato al finestrino gridando qualcosa come “se volete qui c’è qualcosa che vi aspetta nei miei pantaloni”.
Lina ridacchia, e dopo che il camion si è allontanato alza la gonna di cotone a fiori che le ho cucito, e grida
“ questa non aspetta altro, solo che mi sa che non ce l’hai grosso abbastanza per riempirla tutta”.
E’ una pazza scatenata.
Quando andiamo a ballare al circolo dei ferrovieri, tutte le settimane cambia fidanzato, cerco di spiegarle che in questo modo, si fa la nomea della poco di buono, “non troverai marito” , ma lei fa spallucce,”quando voglio qualche stupido imbranato che mi sposa lo trovo, intanto mi diverto”
Le voglio un mondo di bene, lei mi tiene i capelli sempre ...