Il caldo priapo
Data: 25/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Grey-Heron, Fonte: Annunci69
... bagnati, ti fanno molto sensuale ed eccitante e mi stravolgi la giornata, non capisco più nulla”. Lo dico con un sorrisetto accattivante. Lei mi guarda e sorride perdendo quel tratto di timidezza dal viso. Con una sfacciataggine imprevista mi risponde “allora scenderò tutte le mattine così” e mi molla un sorriso tra il beffardo e l’enigmatico.
A quei tempi in fondo alla banchina del porto di Izmir dove attraccavano le navi c’era il mercato dove si vendeva di tutto, dai souvenir ai tappeti. Una distesa di tendoni e una vastità di oggettistica locale.
Nel mio tempo libero verso le due del pomeriggio andai a fare un giro per il mercato solo, soletto. Ad un tratto vedo Marlitt la biondina della prima colazione che pure lei si aggirava per le bancarelle. L’ho seguita per qualche minuto senza farmi vedere dandole il tempo di terminare un acquisto poi mi sono avvicinato e ancora “Guten Tag a rieccomi”! Sorpresa mi saluta in modo sbarazzino, scambiamo un pò di chiacchiere mentre visitiamo qualche altra bancarella. Ad un certo punto si ferma, mi fissa negli occhi e mostrandomi il pugno chiuso della mano destra mi chiede di indovinare che tiene nascosto. Provo ad indovinare ma senza successo. Ci ridiamo su, poi apre la mano guardandomi ancora negli occhi ed ecco apparire un Priapo. Il dio della fecondità. Il mostriciattolo con un cazzone enorme ricurvo all’insù. E’ in effetti un piccolo portachiavi con una nerchia scappellata grande così. Lei ride divertita, mi prende il palmo ...
... di una mano e mi ci mette sopra il dio cazzuto e mi chiude la mano stessa dicendomi “ Sentito? E’ ancora caldo”.Il caldo Priapo. Con mia grande soddisfazione ritengo questo gesto una apertura verso di me, anzi quasi un invito. Mi congratulo con me stesso. La mia battuta a colazione in stile bagnino romagnolo da spiaggia ha sortito l’effetto da me desiderato sulla tedeschina carina. L’ho conquistata!
“Che fai nel pomeriggio?” le chiedo mentre stringo il Priapo nel pugno chiuso. Mi dice che ha appuntamento a bordo con la parrucchiera e un massaggio ma sarà libera dalle sedici alle diciotto . Come me. “Benissimo, io tengo il mio Priapo al caldo e poi ti vengo a trovare se ti và” Mi sorride e mi informa che la sua cabina è la numero tal dei tali. Ci salutiamo e io riprendo la mia passeggiata con il Priapo in mano e il mio uccello duro nei pantaloni.
All’ora dell’appuntamento busso alla sua porta. Mi apre. E’ ancora più carina nel comfort della sua cabina, fresca di parrucchiera e massaggio. E’ stato un pomeriggio di coccole, bacetti, tenerezze. Non sentivo assolutamente il bisogno di correre per arrivare al punto. Questa era una cosa che andava consumata lentamente. Io sarei stato a bordo per almeno tre mesi. Volevo assicurarmi una bella fichetta con cui stare bene senza mordi e fuggi. E cosi fù.
La sera stessa in navigazione verso altro porto, dopo la chiusura di spettacoli e intrattenimenti mi disse di tornare a trovarla. Per i due mesi successivi, dormivo praticamente ...