Il caldo priapo
Data: 25/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Grey-Heron, Fonte: Annunci69
Se digiti “Priapo” e apri qualsiasi sito potrai leggere più o meno le seguenti esposizioni :
Priapo è un’antica divinità greca e romana. Veniva rappresentata come un piccolo uomo barbuto dotato di un fallo enorme. Priapo era simbolo dell’istinto sessuale e della fecondità maschile ed era protettore della natura e custode di orti e giardini.
Erano appena le sette del mattino, stavo seduto tutto solo ad un tavolo da otto per la prima colazione. Il ristorante era semivuoto. I passeggeri erano ancora in cabina a riposare ma noi dello staff di crociera eravamo già al lavoro per preparare l’arrivo a Izmir in Turchia e tutte le relative escursioni della giornata. Avevo ventisei anni e dopo un corso di un anno di lingua tedesca in Germania mi ero trovato un lavoretto come interprete per la lunga stagione estiva a bordo di una nave da crociera dove si parlavano le lingue di mezza Europa. Mi occupavo degli italiani ma interagivo anche per altre nazionalità. Il buffet era ricco e mi stavo gustando uova fritte al tegame, pancetta ben rosolata, toast, burro, croissant, caffè; si quel liquido nero quasi trasparente servito in un recipiente tipo boccale, insomma na broda. A casa non mi sarei ma sognato di mangiare sta roba a colazione ma quando viaggio per lavoro (anche ora) mi calo nelle abitudini di dove mi trovo e trangugio le più creative specialità culinarie che spesso definisco una bomba per fegato e apparato digerente.
La musichetta soft proveniva dal soffitto. Dalle ...
... vetrate si intravvedeva la costa turca. Mi sentivo bene, avevo un lavoretto interessante e la notte prima nel silenzio della mia cabina singola mi ero pure sparato un bel segone tanto per scaricare le tensioni della giornata precedente. La brodaglia scura e fumante che stavo bevendo era dolciastra, quasi piacevole. Ero al terzo sorso quando entra lei. Appena più bassa di me, un bel viso rotondo, un fisico ben fatto, carina, dolce, un po’ timida in apparenza, con i capelli biondi e molto corti ancora bagnati dalla doccia mattutina. Si siede al tavolo da otto opposto al mio di fronte a me. La osservo leggere il menù, dare il suo ordine alla cameriera. Si guarda attorno distratta forse ancora assonnata. Continuo ad osservarla e a voce alta attiro la sua attenzione con un “Guten Tag” e un bel sorriso. Mi guarda, mi risponde con un sorrisetto timido. Continuo a fissarla mettendola in imbarazzo e rilancio con un tono diretto e perentorio: “Non farlo mai più per cortesia, non farlo più, che sia l’ultima volta” e continuo a fissarla.
E’ stupita e un po’ preoccupata, mi osserva incredula: “Perché? Che cosa ho fatto? Mi chiede in tedesco e poi in inglese. Io ero arrivato da qualche giorno e stavo imparando a conoscere i miei colleghi. L’avevo intravista alcune volte senza aver avuto modo di conoscerla e il mio modo di approcciarla poteva essere ritenuto alquanto brusco se non maleducato.
Continuo un po’ in tedesco, un po’ in inglese: “Ti prego non scendere più la mattina con i capelli ...