Un natale diverso - Racconti Erotici

Un natale diverso

... altre. Così più volte ci allenavamo insieme, a volte anche oltre l'orario di allenamento. Spesso si finiva col fare la doccia quando già le altre se ne stavano andando e restavamo da sole. Dopo un paio di settimane che succedeva questo, Lorena in un momento di "follia", tentò di baciarmi, cosa che però io rifiutai. Ci rimase male, si scusò continuamente, quella sera si rivestì in fretta e andò via da sola. Mi era dispiaciuto tantissimo, avevo avuto qualche rapporto in passato con le donne, ma a lei la vedevo più come una sorella, cosa che non ho mai avuto. Dopo un chiarimento tornammo ad avvicinarci, per poi allontanarci di nuovo causa mio lavoro, per poi chiudere completamente con il calcio.

Sono già le 20, ho quasi tutte le pietanze preparate, mancano gli ultimi dettagli quando suonano alla porta. Luca va ad aprire e sento una voce femminile. È Lorena, che si presenta al mio coinquilino che ricambia rimanendo immobile davanti la porta.

"Posso entrare?", chiede lei vedendo lui di sasso.

"Si, si. Scusami. Accomodati pure, Viola è in cucina".

Luca aiuta Lorena a togliere il cappotto e poi le fa strada, verso la sala/cucina. La saluto senza nemmeno voltarmi, mentre tolgo dal forno il polpettone.

"Potevi dirmelo che avevi un coinquilino così carino", mi sussurra all'orecchio mentre mi da un bacio sulla guancia per salutarmi.

Sorrido, mi giro e la guardo.

"Che ti è successo?", le dico meravigliata.

La Lorena che avevo visto l'ultima volta sembrava un ...

... maschiaccio, quella che mi trovavo di fronte era tutta un'altra persona. Capelli lunghi, trucco leggero, rossetto rosso a mettere in risalto due belle labbra carnose, un vestito intero corto, con delle calze scure e stivaletto alto nero.

"Perché? Che ho?", risponde lei.

"Sei...diversa. Bellissima", le dico apprezzando questa nuova veste. "E poi a te non piacevano le donne?", continuo a bassa voce.

"Mi piacciono ancora. Però…", non termina la frase ma capisco a cosa si riferisce.

"Stai attenta però, è fidanzato seriamente e pure molto fedele".

"Eh no, cazzo. Che brutte notizie mi dai".

"Vabbè, ma lei non c'è. È del suo paese, quindi…"

Sorridiamo entrambe, nel frattempo torna Luca.

"Lorena, perché non aiuti Luca a preparare la tavola nel frattempo", le dico a voce alta.

Naturalmente è ben lieta di farlo e Luca si fa aiutare molto volentieri. I due chiacchierano, si conoscono e Luca che di solito è molto silenzioso, sembra a suo agio a parlare con lei. Nel frattempo finisco di preparare e vado a fare una doccia, nell'attesa che arrivino gli altri due. Quando esco dalla camera, dopo essermi vestita forse troppo "normale", trovo già in cucina Matteo con la ragazza di turno.

Si chiama Sabrina, una bionda stangona di non so quanti metri, tacchi compresi. Vestita da serata da discoteca, gambe in bella mostra e seno che quasi esce dal vestito. Me la presenta, mi basta sentirla parlare qualche minuto per capire che tipo è. Lasciamo stare.

"E questa dove ...